Ecco come Apple e Google hanno aggirato il ban di TikTok negli USA

Nuovi dettagli sul ban di TikTok negli USA: rivelazioni su decisioni legali che hanno coinvolto Apple e Google.
Ecco come Apple e Google hanno aggirato il ban di TikTok negli USA

Sei mesi di incertezza e rinvii hanno caratterizzato il complesso triangolo tra TikTok, il governo degli Stati Uniti e i giganti della tecnologia. La questione del ban negli USA della popolare piattaforma continua a oscillare tra decisioni temporanee e documenti rivelatori, mettendo in luce il delicato equilibrio tra sicurezza nazionale e libertà digitale.

Tra gennaio e febbraio 2025, la piattaforma ha subito un breve blocco, seguito da una riattivazione il 19 gennaio. Tuttavia, è rimasta assente dagli store di Apple e Google fino al 13 febbraio. Questa anomalia è stata recentemente spiegata grazie a documenti resi pubblici tramite il Freedom of Information Act, analizzati da Axios. I file mostrano come l’Attorney General Pam Bondi abbia comunicato formalmente ai colossi tecnologici che non avrebbero subito sanzioni continuando a supportare TikTok, nonostante le restrizioni previste dal Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act.

Una lettera del 30 gennaio 2025, firmata da Pam Bondi, ha giocato un ruolo cruciale, dichiarando che “Il Presidente ha determinato che una chiusura improvvisa della piattaforma interferirebbe con i doveri costituzionali presidenziali riguardanti sicurezza nazionale e affari esteri“.

Questo intervento ha permesso ad Apple e Google di mantenere l’app nei loro store, nonostante il blocco iniziale. Successivamente, un documento del 5 aprile 2025 ha confermato la rinuncia irrevocabile del Dipartimento di Giustizia a qualsiasi pretesa legale nei confronti delle aziende coinvolte, inclusi TikTok e altre applicazioni sviluppate da ByteDance.

Ban di TikTok negli USA: una situazione tutt’altro che definita

La legge sulla sicurezza nazionale è stata spesso citata come base per giustificare il ban, ma il caso di TikTok evidenzia come il governo americano stia cercando di mediare tra esigenze di controllo e gli interessi dell’industria tecnologica. La posizione dei giganti tech si è rivelata centrale, mostrando la loro capacità di influenzare le dinamiche politiche e legali.

L’amministrazione guidata da Donald Trump ha sospeso il divieto su TikTok per tre volte dall’inizio del mandato. Il Presidente ha recentemente dichiarato che sono in arrivo novità significative riguardo alla proprietà della piattaforma, promettendo aggiornamenti “entro circa due settimane”. Questa dichiarazione ha alimentato speculazioni sul futuro di TikTok negli Stati Uniti, in un contesto di crescenti tensioni tra il governo e ByteDance.

In un panorama in continua evoluzione, il caso TikTok rappresenta un esempio emblematico delle sfide affrontate dai governi nel regolare le piattaforme digitali globali. La tensione tra controllo statale e libertà tecnologica rimane al centro del dibattito, con implicazioni significative per il futuro delle relazioni tra Stati Uniti e aziende tecnologiche internazionali.

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