Facebook acquisisce i cacciatori di bug italiani

Facebook si fa un po´ più tricolore. È di oggi l'acquisizione di Monoidics, un'azienda fondata da due italiani, un inglese ed un coreano che si occupa di sviluppare soluzioni volte alla diagnosi di bug all'interno delle applicazioni.

Facebook si fa un po´ più tricolore. È di oggi l’acquisizione di Monoidics, un’azienda fondata da due italiani, un inglese ed un coreano che si occupa di sviluppare soluzioni volte alla diagnosi di bug all’interno delle applicazioni. Fiore all’occhiello di Monoidics è Infer, un software in grado di automatizzare il processo di rilevamento dei bug che sarebbe già in uso presso grandi realtà quali Airbus e Mitsubishi.
Acquisendo Monoidics, Facebook mette così le mani su una tecnologia che permetterà all’azienda di snellire notevolmente lo sviluppo delle sue applicazioni, soprattutto quelle destinate ai vari dispositivi mobili. È proprio su questo versante, infatti, che Mark Zuckerberg vuole spingere l’acceleratore.

Le due aziende protagoniste dell’operazione non hanno offerto alcun dettaglio sui termini economici dell’accordo. Da entrambe le parti, comunque, si registra una grande soddisfazione per l’intesa.

Gli italiani Dino Distefano e Cristiano Calcagno oggi, rispettivamente, Chief Science Officer e Chief Technology Officer all’interno di Monoidics hanno plasmato l’azienda nel 2009 quando si trovavano a Londra, già al lavoro presso due università della città. Peccato, ancora una volta, che l’Italia non abbia saputo valorizzare due esperti di così elevata caratura costretti a farsi strada all’estero. Dopo i successi già ottenuti con Monoidics arriva oggi una nuova grande soddisfazione, forse la più importante.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti