Facebook potrebbe quotarsi in borsa a fine 2012

Facebook potrebbe quotarsi in borsa. L'operazione non avverrà nel breve periodo (probabilmente la decisione non verrà presa prima della fine del 2012) ma, via a via che trascorso le ore, la notizia sembra essere sempre più fondata.

Facebook potrebbe quotarsi in borsa. L’operazione non avverrà nel breve periodo (probabilmente la decisione non verrà presa prima della fine del 2012) ma, via a via che trascorso le ore, la notizia sembra essere sempre più fondata.
I vertici di Facebook, i “venture capitalist” che sostengono economicamente il social network e Peter Thiel, co-fondatore di PayPal ed uno dei primi che hanno creduto ed investito nella piattaforma di Mark Zuckerberg, hanno anticipato all’agenzia Reuters l’intezione della società di promuovere un’offerta pubblica (IPO, Initial Public Offering) tra circa due anni.

Oggi Facebook conta oltre 500 milioni di utenti iscritti (il dato è aggiornato allo scorso mese di luglio) e gli investitori cominciano ad esprimere il desiderio di monetizzare ulteriormente quanto fatto sinora. L’effettiva decisione di porre Facebook sul mercato potrebbe dipendere anche dagli specifici obiettivi che la società si è prefissata per ciò che concerne i ricavi. “La lezione che arriva da Google sembra essere quella di non aprire troppo presto un’offerta pubblica di vendita“, ha osservato Thiel.

Secondo Thiel, Facebook non avrebbe nemmeno messo sul campo tutto il suo potenziale. Il servizio sarebbe quindi destinato a crescere ancora notevolmente nel prossimo futuro, irrobustendo ulteriormente il suo valore già valutato, stando ad alcuni report, intorno ai 25 miliardi di dollari.

Di Facebook si sta sempre più parlando, negli Stati Uniti, anche in forza della presentazione di un film – “The Social Network” – che mette in luce i lati oscuri del servizio. Diretto da David Fincher, regista di pellicole quali “Fight Club“, “Panic Room” e “Zodiac“, “The Social Network” vuole raccontare la nascita di Facebook con l’accusa, mossa nei confronti di Zuckerberg, di aver rubato l’idea a due compagni di università. Sullo schermo anche la successiva battaglia legale avviata da Edoardo Saverin che contribuì alla nascita di Facebook, nel 2003 (il trailer in italiano è visionabile a questo indirizzo).

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