Falsi programmi per la pulizia del PC: ingannati 1,5 milioni di utenti

I system cleaner fasulli sono un fenomeno purtroppo in vertiginosa crescita: di che cosa si tratta e il quadro che ha recentemente dipinto Kaspersky.

Un recente studio firmato da Kaspersky mette in evidenza come tra gli utenti vi sia ancora ben poca consapevolezza circa le minacce rappresentate dai falsi tool per la pulizia del sistema.

Gli esperti di Kaspersky hanno rilevato che è raddoppiato il numero di sistemi attaccati utilizzando falsi system cleaner, programmi fraudolenti progettati per indurre gli utenti a pagare per risolvere problemi del computer assolutamente inesistenti.
Il numero degli utenti colpiti è arrivato a circa 1,5 milioni soltanto nella prima metà del 2019 e durante questo stesso periodo alcuni attacchi sono diventati più sofisticati e pericolosi.

La lista dei Paesi maggiormente colpiti dai falsi cleaner mostra quanto questo tipo di minacce siano geograficamente diffuse in ogni Paese: guida la classifica il Giappone con il 12% di utenti colpiti, seguito da Germania (10%), Bielorussia (10%), Italia (10%) e Brasile (9%).

I falsi system cleaner sono programmi sviluppati dai criminali informatici con il preciso intento di indurre gli utenti a credere che il loro computer sia a rischio e che, a causa delle ridotte prestazioni, necessiti di immediati interventi di pulizia e ottimizzazione.
Ultimamente i criminali addirittura offrono le loro applicazioni fasulle in cambio di un compenso economico. Dopo aver ricevuto il pagamento da parte dell’utente, i malintenzionati forniscono applicazioni che nel migliore dei casi non effettuano alcuna modifica sul PC degli utenti e nei casi peggiori installano adware o malware che “bombardano” l’utente con la visualizzazione di messaggi pubblicitari non richiesti.

Kaspersky ha rilevato diverse minacce tratteggiandone un comportamento molto simile: Hoax.Win32.PCFixer, Hoax.Win32.PCRepair, Hoax.Win32.DeceptPCClean, Hoax.Win32.Optimizer e Hoax.MSIL.Optimizer.

Il suggerimento è ovviamente quello di non dare mai credito ad applicazioni per la pulizia e l’ottimizzazione del PC Windows che non godano già di un’ottima reputazione.
Inoltre, come suggerimento generale, non è possibile non evidenziare come Windows già disponga di tutti gli strumenti per risalire alle cause di un PC lento.
Nell’articolo PC lento, come stabilire i processi che causano problemi abbiamo visto come scoprire quali applicazioni stanno rallentando significativamente le varie componenti hardware del sistema: CPU, memoria, unità disco e così via.
Interessante anche la metodologia presentata nell’articolo Avvio pulito Windows 10: a cosa serve e quando è utile: essa consente di risalire, per esclusione, al programma caricato in avvio che sta causando rallentamenti sul sistema Windows in uso.

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