Come riconoscere unità di memorizzazione danneggiate o contraffatte

Chiavette USB, unità SSD e memorie flash danneggiate o contraffatte: come scoprirlo con alcuni software gratuiti.

La possibilità di acquistare supporti per lo storage dei dati attraverso i più famosi store online è certamente un vantaggio: di solito i prodotti arrivano a destinazione in breve tempo (tranne quando ordinati da magazzini extra-europei; in questi casi si deve attendere di più) e si trova sempre ciò che si sta cercando. Ancora oggi può però capitare di acquistare unità di memorizzazione contraffatte: chiavette USB, memorie SD, unità SSD che non appena collegate a un qualunque dispositivo indicano la capacità dichiarata dal venditore ma che all’atto pratico non permettono di conservare un simile quantitativo di dati o comunque presentano un comportamento anomalo in fase di lettura e scrittura.

Chiavette USB false e altre unità di memorizzazione contraffate: come riconoscerle

Nel caso in cui ci si trovasse dinanzi a una chiavetta USB falsa o un’altra tipologia di unità di memorizzazione contraffatta, è facile essere tratti in inganno perché esternamente appaiono in tutto e per tutto identiche alle originali. Utilizzando chiavette USB, memorie flash e SSD contraffatti si va incontro a tre problematiche principali:

  • La capacità di memorizzazione è inferiore rispetto a quanto indicato.
  • L’utilizzo di componentistica scadente può portare al danneggiamento dei file e alla perdita di dati.
  • Le prestazioni in lettura e scrittura possono essere inferiori rispetto a quelle “pubblicizzate”.

Come controllare la bontà di chiavetta USB, memorie SD e unità SSD

Per verificare “la bontà” delle unità di memorizzazione acquistate, si può provare a riempirle con un file le cui dimensioni si avvicinano alla capacità del supporto. In questo modo si può facilmente verificare se si stesso usando un dispositivo di storage fasullo.

In alternativa si può ricorrere a un’utilità che verifichi nel dettaglio le caratteristiche dell’unità di memorizzazione e smascherare tutti i dispositivi contraffatti. Queste utilità (consigliamo di avviare i test almeno due volte oppure usare almeno due programmi differenti) sono utili anche per riconoscere le unità di memorizzazione danneggiate che hanno ormai fatto il loro tempo e che devono quindi essere accantonate.

Prima di eseguire qualunque test, ovviamente, è fondamentale creare una copia di backup del materiale eventualmente conservato nelle unità di memorizzazione oggetto di verifica.

Dispositivi USB falsi con controller riprogrammati

OnTrack ha osservato che stanno tornando d’attualità le truffe che consistono nella vendita di dispositivi di memorizzazione fasulli utilizzando controller riprogrammati per mostrare maggiore spazio rispetto a quello realmente disponibile. Come spiegano i tecnici dell’azienda specializzata nell’analisi dei supporti di storage e nel recupero dati (in Italia ha sede nel varesotto), inserendo importanti quantitativi di dati nelle unità “tarocche” il risultato è la perdita dei dati memorizzati in precedenza.

In alcune unità SSD fasulle, che ricordavano da vicino il design dei prodotti originali, OnTrack ha trovato semplici stick USB con controller riprogrammati ed elementi in alluminio o in metallo posizionati solo per aumentare il peso dell’unità. Il classico “pacco”, insomma.

Il nostro consiglio è quello di acquistare sempre da negozi online che accettano il reso della merce e possibilmente di pagare con strumenti come PayPal che permettono di aprire una contestazione per oggetto non conforme o contraffatto e ricevere rapidamente indietro i propri soldi.

Le migliori utilità per riconoscere unità di memorizzazione contraffatte o danneggiate

Per verificare lo stato di qualunque unità di memorizzazione e tracciarne un identikit, si può ricorrere a diversi programmi. Si tratta di applicazioni gratuite che aiutano a stabilire con certezza le caratteristiche di ciascun dispositivo per lo storage dei dati appurando anche eventuali problemi di funzionamento.

ValiDrive

Programma rilasciato per la prima volta a ottobre 2023, quindi uno dei “nuovi arrivati” per verificare unità di memorizzazione contraffatte o danneggiate, ValiDrive nasce dall’esperienza di Steve Gibson e del suo team. L’utilità gratuita ValiDrive non è in grado di riconoscere solamente le unità USB contraffatte ma anche di segnalare eventuali problemi in fase di lettura e scrittura dei dati.

Verifica unità memorizzazione contraffatte USB

Un report simile a quello rappresentato nell’immagine, è ciò che si dovrebbe sempre ottenere quando si effettua la scansione di un’unità di memorizzazione acquistata online. Come si vede, tutti i blocchi che compongono l’unità USB sono indicati con il colore verde (Validated).

Diversamente, un responso come quello restituito da ValiDrive nell’esempio seguente, è evidente sintomo di un’unità USB falsa o contraffatta.

Unità USB falsa o contraffatta

Gibson stesso racconta di aver acquistato, nel mese di settembre 2023, diversi esemplari di supporti di memorizzazione, proposti da differenti produttori: fornisce anche i link diretti. Ebbene, ben 12 dispositivi di storage si sono rilevati palesemente falsi.

Mentre ValiDrive controlla l’unità USB sottoposta ad analisi, l’utilità rileva anche il tempo necessario per ogni accesso casuale in lettura e scrittura. Una volta terminato, analizza e riassume le statistiche sui tempi di accesso in un rapporto finale: ValiDrive può quindi essere sfruttata anche come eccellente strumento di benchmarking, per verificare le performance dei dispositivi di memorizzazione.

Check Flash

Check Flash si occupa di controllare le prestazioni in lettura e scrittura delle unità di memorizzazione, consente di avviare una scansione, permette di eliminare tutte le partizioni (o alcune di esse) presenti nel volume selezionato così da fare una pulizia completa.


Ad eccezione del test della superficie, Check Flash può accedere anche alle informazioni tecniche sulle partizioni e ripristinare il MBR (Master Boot Record).
Si tratta dell’utilità più veloce in assoluto per controllare le unità di memorizzazione.

RMPrepUSB

Il fine ultimo di RMPrepUSB è quello di rendere avviabile un supporto USB anche se per quest’operazione è oggi preferibile ricorrere a Rufus.

RMPrepUSB include però anche uno strumento utilizzabile per verificare le dimensioni reali di un dispositivo di memorizzazione. È importante evidenziare che il programma sovrascrive comunque l’intero contenuto dell’unità durante i test.

Lo strumento chiamato Quick Size Test permette di controllare in pochi minuti la reale capacità dell’unità effettuando una serie di operazioni di lettura e scrittura.

H2testw

Anche se le verifiche svolte da H2testw sono piuttosto lente, questo programma portabile consente di avviare una serie di test sullo spazio libero disponibile oppure limitarsi al quantitativo di dati indicato dall’utente.

Differenze evidenti tra le capacità di memorizzazione “pubblicizzate” e quelle reali rilevate da H2testw sono ovviamente sintomo di un dispositivo danneggiato o contraffatto.


H2testw è l’utilità numero uno che anche molti distributori di hardware usano comunemente per accertare che le partite di prodotti acquistati non siano fasulle.

Non è infatti mai bene fidarsi delle informazioni riportate dal sistema operativo per ciò che riguarda la capacità di una qualunque unità: è l’errore più comune che commette la maggior parte degli utenti. H2testw investiga sulla reale capacità di storage e smaschera eventuali controller riprogrammati ad arte.

Il programma è in grado anche di valutare i dispositivi che usano memorie flash di classe C e D, prodotti che dovrebbero ormai essere definitivamente cancellati dall’intera faccia della Terra.

H2testw scrive diversi file sul supporto per controllarne il contenuto durante i test di lettura. Il programma prova inoltre a scrivere dati alla massima velocità consentita dal supporto di memorizzazione. Per ridurre un po’ la durata delle verifiche effettuate da H2testw è possibile limitare il numero dei file i test utilizzati.

Nel caso di supporti flash contraffatti la capacità reale potrebbe essere inferiore a 256 GB: è quindi ragionevole effettuare dapprima una prova con H2testw utilizzando 300 GB di dati.
Se il test dovesse restituire esito negativo l’unità è certamente da considerarsi contraffatta; diversamente si dovrà ripete il test con un campione più ampio di dati.

FakeFlashTest

Realizzato dagli stessi sviluppatori di RMPrepUSB, FakeFlashTest verifica le reali capacità in termini di storage da parte dei dispositivi di memorizzazione scrivendo blocchi di dati pari alle specifiche dichiarate dal produttore.

Un ottimo software che permette di leggere i veri dati tecnici dei supporti di memorizzazione è l’ottimo ChipGenius. Non inseriamo il link perché per via delle verifiche a basso livello che il software pone in essere, molti motori di scansione antimalware (compreso Microsoft Defender) lo indicano spesso come dannoso. Si tratta ovviamente di “falsi positivi”.

Su macOS è possibile usare l’ottima f3 – Fight Flash Fraud mentre su Linux Capacity Tester.

Come gli altri presentati, anche questi ultimi due programmi provano a utilizzare il supporto di memorizzazione al massimo della sua capienza in modo da far emergere eventuali anomalie e scoprire i supporti danneggiati o contraffatti.

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