Eseguire app Android il cui utilizzo non è permesso sul proprio dispositivo

Come provare ad avviare applicazioni Android che non dovessero risultare compatibili con il proprio dispositivo o con il Paese in cui si risiede.

Gli sviluppatori di app Android hanno la facoltà di limitare l’installazione delle loro applicazioni a una certa tipologia di dispositivi, permetterne l’utilizzo soltanto da parte degli utenti residenti in alcuni Paesi, richiedere la presenza di una specifica versione del sistema operativo come requisito minimo.
Nel caso in cui fossero state imposte delle limitazioni, nella scheda di download sul Google Play Store, comparirà il messaggio “L’app non è compatibile con nessuno dei tuoi dispositivi“.

Nel caso si volesse comunque provare il funzionamento di un’applicazione, è possibile provare a utilizzare diverse tattiche.

1) Effettuare il download del file APK da un sito come APK Mirror (anziché dal Play Store di Google) e al momento dell’installazione del pacchetto, abilitare l’installazione di software da sorgenti sconosciute.

2) Utilizzare l’app Market Help. Non presente nel Play Store di Google, essa consente di simulare l’utilizzo di un dispositivo mobile ben preciso così da venire incontro ai requisiti minimi imposti dallo sviluppatore.
L’applicazione consente di raggiungere l’obiettivo senza dover metter mano al famoso file di configurazione delle singole app chiamato build.prop: è però indispensabile che il dispositivo Android sia stato precedentemente sottoposto con successo a procedura di rooting.

3) Per installare sul proprio dispositivo mobile un’app Android incompatibile con la nazione in cui ci si trova, è possibile provare a usare un servizio VPN: vedere Come, quando e perché utilizzare una connessione VPN e VPN, cos’è e come scegliere quelle migliori.

L’utilizzo di un servizio VPN non presuppone il rooting del dispositivo Android: il consiglio è quello di collegarsi a un server di uscita situato nella nazione considerata dallo sviluppatore come requisito essenziale per l’installazione della sua app. A questo punto si dovrà chiudere completamente l’app Play Store, nel caso in cui fosse in esecuzione, quindi ripetere la procedura di download.
Avevamo a suo tempo illustrato questo giochetto per provare in anteprima il riconoscimento facciale in Google Foto: Riconoscimento facciale in Google Foto, come si attiva.

4) Modificare il comportamento del file APK. Gli utenti più smaliziati hanno comunque la possibilità di intervenire direttamente sul funzionamento di qualunque app Android alterando le verifiche che vengono effettuate. Gli eventuali interventi dovranno essere apportati in accordo con quanto disposto all’articolo 15 della Direttiva 2009/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009 relativa alla tutela giuridica dei programmi per elaboratore.

Le indicazioni per procedere con la modifica del comportamento di un’applicazione Android sono illustrate nel nostro articolo Modificare un’app Android e alterarne il comportamento.

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