Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è uno strumento che si basa su un sistema informatizzato in grado di raccogliere e gestire le informazioni sanitarie di ciascun individuo residente sul territorio italiano. Nasce con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria, consentendo la condivisione rapida e sicura di dati tra operatori e strutture.
Il meccanismo alla base del FSE affonda le sue radici nella necessità di modernizzare il settore sanitario, migliorare la continuità delle cure e ottimizzare la gestione delle informazioni cliniche. Il Fascicolo Sanitario Elettronico consente di memorizzare in modo strutturato e accessibile informazioni quali anamnesi, referti di esami, terapie seguite, allergie e altri dati importanti sulla salute di ogni singolo cittadino.
Cos’è il Fascicolo Sanitario Elettronico e quando nasce
Grazie al suo personale FSE, ciascun cittadino può monitorare e consultare l’intera storia della propria “vita sanitaria”, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. L’idea del Fascicolo risale, dal punto di vista legislativo, al 2012 (articolo 12 del D.L. 179/2012) e nel DPCM n. 178 del 25 settembre 2015 è inquadrato in un ventaglio di attività relative all’erogazione dei servizi sanitari: dalla prevenzione alla verifica della qualità delle terapie.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico è abbracciato in tutte le Regioni italiane (Province autonome comprese), sebbene le modalità di implementazione e i servizi offerti varino, in molti casi, anche in maniera davvero significativa. I riferimenti ai fascicoli regionali sono disponibili in questa pagina sul sito allestito da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).
Nella versione più aggiornata, il FSE fornito dall’ente regionale contiene quanto segue:
- dati identificativi e amministrativi dell’assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati)
- referti
- verbali pronto soccorso
- lettere di dimissione
- profilo sanitario sintetico
- prescrizioni specialistiche e farmaceutiche
- cartelle cliniche
- erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN
- vaccinazioni
- erogazione di prestazioni di assistenza specialistica
- taccuino personale dell’assistito
- dati delle tessere per i portatori di impianto
- lettere di invito per screening
Non tutti i Fascicoli, tuttavia, attualmente offrono questo livello di dettagli che sarà gradualmente attivato nei mesi a venire.
Patient summary e taccuino personale
Ciascun FSE personale, inoltre, contiene il cosiddetto patient summary ovvero il profilo sanitario sintetico. Si tratta di un documento redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatra che riassume la storia clinica dell’assistito e la sua situazione. In questo modo, anche quando il cittadino dovesse trovarsi lontano dal luogo di residenza, qualunque medico o professionista può consultare le sue informazioni essenziali e assicurare la continuità di cura.
Completa il quadro delle funzionalità integrate nel FSE il taccuino personale, un’area non vidimata da alcun professionista sanitario che l’assistito può utilizzare per integrare informazioni aggiuntive sul suo stato di salute e sul percorso seguito.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0
Abbiamo detto che ogni Regione ha adottato e sta continuando ad implementare una sua versione del Fascicolo Sanitario Elettronico. In alcuni casi, per ricevere le ricette elettroniche via email o per SMS (documenti comunque scaricabili previo login al FSE) è richiesta una procedura aggiuntiva. Di solito basta accedere al Fascicolo personale quindi confermare l’adesione al servizio.
Stando alle statistiche pubblicate sul sito ufficiale del progetto, sono oltre 57 milioni i FSE complessivamente attivati nel nostro Paese, un numero elevatissimo che è quasi pari al totale della popolazione residente. L’effettivo utilizzo da parte degli assistiti, tuttavia, è davvero un’altra cosa. Con buona parte dei cittadini che ancora ne ignorano l’esistenza.
Con il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 si vuole compiere un ulteriore passo avanti. La missione principale guarda all’interoperabilità tra i FSE delle varie Regioni. In altre parole, si vuole fare in modo che le informazioni inserite nei FSE siano gestibili da qualunque luogo e non soltanto nella Regione di residenza dell’assistito.
Guardate le specifiche tecniche di FSE più aggiornate: come da indicazioni normative, è fornita a livello centrale la piattaforma per attivare “i ponti” tra i vari FSE regionali e uniformare le modalità di gestione dei dati.
Quali novità saranno accessibili per tutti gli assistiti entro fine 2024
A metà giugno 2024, varie fonti governative hanno riferito che entro la fine del 2024 tutti i cittadini residenti nel territorio italiano, potranno utilizzare il FSE per svolgere alcune attività finora impossibili da gestire attraverso il Fascicolo stesso (tranne alcune eccezioni):
- prenotazione di esami e visite
- pagamento di ticket sanitari
- consultazione dei referti medici
- scelta o il cambiamento del medico di base
L’idea è insomma quella di unificare le varie piattaforme e le basi di dati esistenti. A livello regionale, infatti, non si contano gli strumenti che consentono di prenotare esami diagnostici, cambiare il medico curante o il pediatra, pagare le spese mediche e così via. Con il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 tutto questo sarà possibile da unica piattaforma. Inoltre, l’obiettivo è consentire l’accesso diretto anche ai referti medici, non solo a risultati delle verifiche diagnostiche e di laboratorio.
Siete curiosi? Date un’occhiata alla pagina Monitoraggio documenti e servizi. Vi troverete dinanzi a valori percentuali che indicano quante Regioni italiane hanno aggiornato il FSE in modo da supportare le varie funzionalità (con un clic sulla scheda Tabella dati scoprirete anche le Regioni più solerti e virtuose…).
Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è in sostanza proprio questo: integrare i dati che arrivano da più database e sorgenti differenti in un’unica piattaforma, accessibile allo stesso modo, in tutto il Paese.
L’accesso al FSE: come avviene e chi può farlo
Il cittadino interessato ha ovviamente la possibilità di accedere, utilizzando la modalità più consona, al suo FSE personale. Lo può fare effettuando un’autenticazione mediante SPID e CIE oppure con la TS-CNS o, ancora, servendosi della credenziali rilasciate dall’Azienda sanitaria locale.
Il modo più semplice e veloce per effettuare l’autenticazione, consiste proprio nell’utilizzo di SPID e CIE: una volta ottenuti uno dei due strumenti, l’ingresso nel FSE è cosa di pochi istanti. Nel caso di SPID è sufficiente accertarsi di comprendere come funziona l’inserimento del codice di conferma generato sul dispositivo mobile (ricevuto via SMS o codice OTP generato attraverso un’app dedicata). Tale codice è utilizzato come “secondo fattore” per l’autenticazione, dopo l’inserimento di nome utente e password corretti.
Gli altri soggetti che possono accedere
Oltre all’assistito, previo suo esplicito consenso, possono visionare il contenuto del FSE gli esercenti le professioni sanitarie (pubblici e privati) che intervengono nel processo di cura. Utilizzando il pannello di amministrazione del FSE, comunque, il cittadino può specificare in maniera piuttosto dettagliata quali soggetti possono o non possono accedere ai suoi dati sanitari (e addirittura delegare un soggetto terzo, ad esempio un familiare; aspetto molto utile per i soggetti anziani o vulnerabili).
Le Regioni e il Ministero della Salute per finalità di governo e di ricerca possono, essi stessi, accedere al contenuto dei Fascicoli. In questi casi, però, non sono rilevabili gli identificativi diretti degli assistiti, nel rispetto dei principi di indispensabilità, necessità, pertinenza e non eccedenza.
Gli aspetti legati alla privacy che si intersecano con la gestione del FSE sono chiariti nella pagina allestita dal Garante per la protezione dei dati personali.
Cos’è l’opposizione al pregresso
Fino al 30 giugno 2024, salvo ulteriori proroghe, i cittadini possono servirsi di una novità del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 ovvero la possibilità di opposizione al pregresso. Gli assistiti possono cioè esprimere parere contrario all’inserimento nel FSE dei dati che riguardano la loro salute e che sono stati raccolti prima del 19 maggio 2020 (prestazioni erogate da SSN in date antecedenti). L’opposizione può essere espressa attraverso il sito del Sistema Tessera Sanitaria (TS).