IPTV Extreme: cos'è e come funziona

Cos'è possibile fare con IPTV Extreme, applicazione che permette di gestire liste di flussi accessibili in streaming. Supporta Android, Chromecast e tutti i servizi VPN.

Con la sigla IPTV (Internet Protocol Television) si fa riferimento alla tecnologia che consente la trasmissione e la fruizione di contenuti televisivi via Internet. Il prefisso “IP” sta a significare che il flusso audio video viene veicolato attraverso Internet Protocol (IP) anziché tramite antenna TV o satellite. I fornitori di servizi IPTV acquisiscono i diritti di trasmissione dei contenuti e li distribuiscono agli abbonati tramite la rete Internet. Anzi, in alcuni casi i network televisivi offrono servizi IPTV gratis: sono accessibili “in chiaro” semplicemente attrezzandosi con un browser Web. Spesso i flussi IPTV sono accessibili installando un’applicazione fornita dal titolare dei diritti o sono visualizzabili anche tramite browser Web. IPTV Extreme è un’applicazione, disponibile anche in versione gratuita, che permette di gestire i flussi multimediali attraverso un’unica interfaccia.

IPTV Extreme nasce per i dispositivi a cuore Android. Ciò significa che è possibile installarla su smartphone e tablet del robottino verde ma anche su televisori che montano il sistema operativo Android TV. Inoltre, è possibile usarla sui device Amazon come Fire TV Stick. Sia sui prodotti Android TV che su Fire TV Stick è possibile installare IPTV Extreme a partire dal file APK, effettuando quindi il sideloading ove necessario. Nel caso di Fire TV Stick si può ricorrere alla nota app Apps2Fire.

L’applicazione supporta anche Chromecast. Ciò significa che è possibile selezionare un “canale TV” dalla lista IPTV quindi trasmetterlo su un televisore a cui risulta connessa la popolare chiavetta di Google. Come avviene per tutte le trasmissioni Chromecast, il dispositivo mobile e il televisore devono essere connessi via WiFi alla stessa rete locale. Diversamente da altre app, IPTV Extreme integra anche un convertitore audio video che rende compatibile i flussi riprodotti con Chromecast. In un altro articolo ci siamo concentrati, nello specifico, su IPTV e Chromecast.

IPTV Extreme: quali sono le principali caratteristiche

L’applicazione IPTV Extreme consente agli utenti di accedere a servizi IPTV, che includono canali TV in diretta, serie TV, film, contenuti on-demand e altro ancora. Gli utenti possono importare liste di canali IPTV in formato .m3u, .m3u8 o creare le proprie liste personalizzate.

È possibile visualizzare i canali TV in diretta e scorrere tra quelli disponibili. La EPG (Electronic Program Guide) presenta un’anteprima dei programmi TV in corso restituendo informazioni sulla programmazione futura. L’app supporta sottotitoli e audio multilingua, se disponibili per il canale o il contenuto selezionato.

Gli utenti di IPTV Extreme hanno poi la possibilità di personalizzare l’aspetto dell’app, ad esempio per cambiare tema o l’ordine dei canali.

Per scaricare IPTV Extreme è possibile fare riferimento alla pagina del sito ufficiale contenente l’elenco di tutte le versioni rilasciate. La versione free è ovviamente gratuita ma presuppone la visualizzazione di messaggi pubblicitari.

Il problema legale dei flussi IPTV e le VPN

Solo i network televisivi che hanno acquisito i diritti per trasmettere un contenuto agli utenti di un certo Paese possono veicolarli attraverso il servizio IPTV. Chi trasmette contenuti protetti dalla normativa sul diritto d’autore o, viceversa, vi accedere senza averne diritto commette un illecito. La recente legge antipirateria che vede protagonista AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) nel ruolo di “sceriffo” rafforza le pene e le sanzioni sia per chi diffonde contenuti protetti da copyright senza averne titolo sia per chi ne trae giovamento, anche personale.

Ci sono liste IPTV e liste IPTV, quindi. L’utente può utilizzare IPTV Extreme o altre applicazioni simili per accedere allo streaming dei contenuti in chiaro, diffusi all’interno del Paese in cui si trova. Ma non è certo ammesso usare liste IPTV che fanno riferimento a streaming rilanciati in rete da soggetti non autorizzati. Si pensi ad esempio alle liste IPTV che offrono la possibilità di accedere a contenuti che, di norma, sarebbero a pagamento (diffusi da pay-TV e piattaforme online fruibili previa attivazione di un abbonamento).

Tra le liste IPTV legali ve ne sono alcune che raccolgono flussi in streaming trasmessi in chiaro da vari broadcaster nei vari Paesi del mondo. In molti casi, soprattutto quando vengono trasmessi eventi sportivi e competizioni d’interesse internazionale, i provider IPTV attivano la geolocalizzazione IP. L’indirizzo IP pubblico utilizzato dall’utente viene controllato e se non appartiene a uno dei Paesi per i quali il network TV ha i diritti di trasmissione, l’accesso al flusso in streaming non risulta possibile.

Nell’articolo in cui parliamo di portabilità transfrontaliera abbiamo spiegato perché i broadcaster osteggiano l’uso dei servizi VPN e perché, di converso, tanti utenti vi si rivolgono per accedere a contenuti diversamente inaccessibili. I migliori servizi VPN consentono infatti di uscire sulla rete Internet con un indirizzo IP diverso da quello assegnato dall’operatore di telecomunicazioni prescelto. L’IP pubblico può appartenere anche a un altro Paese.

Identikit delle liste IPTV

Le liste di canali IPTV generalmente utilizzano l’estensione .m3u o .m3u8. Il primo è il più diffuso. È un file di testo che contiene un elenco di URL che puntano alle risorse inviate in streaming dalle varie fonti. Ogni riga corrisponde a un singolo “canale” e può includere informazioni come il nome del flusso, l’URL corrispondente, le informazioni sull’EPG e altri metadati.

Il formato .m3u8 è una variante utilizzata per i flussi di streaming HLS (HTTP Live Streaming). Le liste di canali IPTV in questo formato contengono URL che puntano a segmenti di flusso audio video e informazioni aggiuntive per la riproduzione dei contenuti.

È sempre opportuno verificare il contenuto delle liste IPTV controllando a quali URL viene fatto riferimento: se si trovano riferimenti espliciti a domini di proprietà dei vari broadcaster è palese che si tratti di flussi ufficialmente supportati. Se invece gli URL puntano a locazioni “dubbie”, server di terze parti che non possono essere gestiti dai detentori dei diritti, allora si è di fronte a un file non appropriato.

Vale la pena evidenziare che alcuni broadcaster utilizzano piattaforme per la distribuzione di contenuti via Internet (CDN). Anziché rai.it, ad esempio, come nome di dominio, si può trovare qualcosa come akamaihd.net o akamaized.net: ciò è del tutto normale.

Come aggiungere le liste in IPTV Extreme

Per inserire una o più liste IPTV nell’applicazione, è sufficiente toccare i tre puntini in alto a destra, scegliere Playlists quindi Aggiungi playlist in alto. Le liste IPTV possono essere inserite in vari modi, tutti riassunti nell’interfaccia dell’app.

IPTV Extreme, aggiunta playlist

Scegliendo File o link playlist, è possibile aggiungere una playlist IPTV utilizzando un file locale salvato sul dispositivo o tramite l’inserimento diretto dell’URL della playlist.

IPTV Extreme: aggiunta playlist locale

Optando per IPTV Extreme Portal, la playlist può essere inserita con l'”intermediazione” della pagina Web raggiungibile a questo indirizzo. Deve essere specificato l’indirizzo della playlist e l’eventuale password utilizzata a protezione del suo contenuto.

Il pulsante MAG Portale è specifico per i dispositivi come i set-top box utilizzati per la visualizzazione di IPTV; XTREAM Codes Portal consente invece di stabilire una connessione con il flusso dati in streaming utilizzando ad esempio l’URL condiviso dal fornitore del servizio IPTV. Si può optare tra il formato TS e M3U8.

IPTV Extream: aggiunta URL XTREAM

In tutti i casi, è possibile impostare IPTV Extreme affinché venga utilizzato un profilo VPN specifico oppure perché l’applicazione si presenti ai fornitori del servizio IPTV con uno user agent specifico. Oltre al controllo sull’IP pubblico del client, infatti, alcune piattaforme di streaming online accettano solo le connessioni dai principali browser Web. Modificare user agent specificando la stringa utilizzata da un browser Web come Google Chrome, permette in molti casi di accedere allo streaming.

In caso di problemi con le playlist importate, suggeriamo di provare anche con il riproduttore multimediale VLC installato su PC desktop. VLC è in grado di aprire e gestire correttamente i file .m3u: usando la combinazione di tasti CTRL+L è possibile accedere alla “scaletta di riproduzione” e passare da un canale all’altro contenuto nella lista IPTV.

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