Scheda video, come sceglierla con una breve guida alle sue caratteristiche

Presentiamo una breve guida per la scelta della scheda video: qualche consiglio sulle caratteristiche da tenere in considerazione e alcune osservazioni sulle prestazioni e sui costi dei prodotti in commercio.
Scheda video, come sceglierla con una breve guida alle sue caratteristiche

Quando si parla di schede video è importante scegliere con attenzione cosa e quando comprarlo, più di quanto accade con altri componenti hardware.
È importante verificare quale scheda madre è installata sul proprio PC e iniziare con l’orientarsi sul prodotto che potrebbe fare al caso proprio.

La scheda video è il componente più costoso dell’intero PC allorquando si optasse per l’installazione di una scheda grafica dedicata (o “discreta”). Fortunatamente, però, non va cambiata spesso.
Con l’introduzione delle schede grafiche NVidia RTX della serie 20, i prezzi delle NVidia Geforce GTX 10xx stanno scendendo offrendo interessanti opportunità di acquisto. Allo stesso tempo, le schede video AMD Radeon RX 5700 che permettono di gestire una risoluzione fino a 1440p, garantiscono una fedeltà visiva mai vista prima.

Quale scheda video comprare

Prima di iniziare la ricerca in vista dell’acquisto di una nuova scheda video, è bene tenere presenti alcuni aspetti. A nostro avviso, infatti, la miglior scheda video in assoluto non esiste: si può scegliere quella più adatta alle proprie necessità e al proprio portafoglio senza sacrificare troppo le performance.

1) Se si parla di rapporto potenza/prezzo, le schede video della gamma da 150 a 250 euro sono i prodotti ideali da scegliere. Sopra la soglia dei 250 euro, quanto speso non renderà – in proporzione – allo stesso modo e la scelta dovrebbe ricadere sulle schede più costose solo se si volesse a tutti i costi il prodotto migliore del momento.

2) Se si volesse acquistare una scheda con la prospettiva di usarla in qualità QHD per almeno due o tre anni, la fascia di prezzo si colloca inevitabilmente tra 200 e 400 euro ma bisognerà assicurarsi di avere a supporto un buon sistema con un processore da 150-200 euro.

3) I videogiocatori possono valutare se acquistare una nuova scheda grafica nella fascia media 150-250 euro e cambiarla ogni 2-3 anni. In questo modo si può approfittare dei continui abbassamenti di prezzo delle schede video e usare sempre un modello attuale e sufficientemente prestazionale.

4) Fino a 150 euro. Nella forbice di prezzo compresa tra 100 e 150 euro si trovano schede video utilizzabili anche dai gamers, posto di utilizzare i principali titoli a 1080p (in qualità grafica medio-alta con i giochi di un paio di anni fa; in qualità medio-bassa con quelli più recenti). In quest’area le scelte più ovvie sono RX 560 e GTX 1050.

5) Da 150 a 250 euro. È la fascia di prezzo accaparrarsi una scheda video che possa essere sempre attuale per alcuni anni. Rappresenta anche la scelta migliore per aggiornare la scheda video ogni 2-3 anni.

Da quanto NVidia l’ha lanciata (a novembre 2019), GTX 1650 Super è divenuta il nuovo punto di riferimento in questa fascia di prezzo.
Si tratta infatti di una scheda potente e performante che lavora senza problemi a 1080p ed è paragonabile alla RX 580 di AMD.
Si mette in evidenza per il basso consumo energetico (100W), circa la metà di quello che contraddistingue una RX 580 mentre per quanto riguarda le connessioni la GTX 1650 Super si limita al “minimo sindacale”: DVI, DisplayPort 1.4 e HDMI 2.0b.
La scheda mantiene comunque l’utilizzo del connettore PCIe a 6 pin per offrire una maggior potenza.

L’alternativa, come detto, è rappresentata da RX 570 ma la più recente RX 580 rappresenta ovviamente una scelta migliore.
La Radeon RX 580 con 4GB di memoria è un’eccellente scheda video, molto versatile: si può usare a 1080p per un paio di anni senza problemi e in QHD con alcuni titoli.
Ha una potenza simile alla RX 480/580 da 8 GB e non molto distante dalla GTX 1060 di 6 GB. Rispetto a una GTX 1060 da 3 GB, una RX 580 da 4 GB offre sicuramente prestazioni migliori.

La RX 590 da 8 GB è una versione aggiornata a 200 MHz della RX 580, con una GPU che viene prodotta a 12 nm invece che a 14 nm, il che le permette di avere temperature leggermente migliori sacrificando qualcosa sul piano dei consumi energetici (si attesta intorno ai 225W).

6) Da 250 a 350 euro. A fare da spartiacque tra la fascia che termina sui 250 euro e quella successiva, si pone la GTX 1660 Super, modello basato su GPU TU116 (architettura Turing) con una potenza simile alla GTX 1660 Ti ma con un prezzo simile alla GTX 1660 che sostituisce e migliora grazie ai 6 GB di memoria GDDR6 a 14 GHz. La scheda non ha RTX (né core tensor né supporto diretto per gli algoritmi di intelligenza artificiale) ma è un’ottima scelta per chi gioca a 1080p e in molti casi anche a 1440p/QHD.

Da qui in avanti il rapporto potenza/prezzo inizia a decrescere rapidamente e le schede video iniziano a diventare a uso e consumo degli utenti più esigenti, disposti a sacrificare un po’ di denaro in più con la certezza di godere di “prestazioni top”.

7) Oltre 350 euro. Salendo ancora, l’aumento delle prestazioni tende a costare sempre molto di più in proporzione.
Le schede video RTX 2060 e le Radeon RX 5700 sono le proposte migliori per chi potesse e volesse spendere oltre 350 euro senza lanciarsi in “esagerazioni”.

La NVidia GeForce RTX 2060 è la scheda grafica più avanzata della fascia medio-alta, con un prezzo che si attesta intorno ai 370-390 euro. Ha una potenza che rimane al di sopra di una GTX 1070 Ti, in alcune situazioni raggiungendo la GTX 1080 e in altre rimanendo un po’ al di sotto. In generale, si tratta di una grande scheda grafica che permette di giocare alla risoluzione QHD a 60 Hz con un vastissima gamma di titoli. Per quelli meno esigenti dal punto di vista delle elaborazioni grafiche, ci si può addirittura spingere a 144 Hz in QHD.

Alcuni modelli includono un connettore USB Type-C compatibile con VirtualLink e DisplayPort 1.4, anche se non è cosa comune perché aggiungerlo ai produttori costa.

Durante la presentazione delle RTX, Nvidia ha voluto mettere in risalto il balzo in avanti in termini di performance. Non è però scontato che le nuove schede grafiche siano la soluzione più adatta a tutte le necessità.
Sul versante del ray tracing, le GTX 1080 e GTX 1080 Ti ovviamente non possono competere con le nuove RTX ma a meno di non essere giocatori accaniti interessati a usare i vari titoli con una risoluzione 4K negli anni a venire, le GTX di fascia alta saranno sempre molto interessanti, complici i vari abbassamenti di prezzo.
In ogni caso, chi volesse proprio una RTX “ultimo grido” sappia che i prodotti realizzati da Asus, EVGA e Zotac permettono di risparmiare fino a 100 euro rispetto al modello Nvidia di riferimento.

A salire ulteriormente in termini di potenza citiamo la Radeon RX 5700 XT che offre una potenza superiore a una GTX 2060 Super, nella ragione del 5-10%.
È tuttavia bene controllare attentamente i prezzi e le differenze di costo con la scheda di NVidia perché non è raro trovare modelli di GTX 2060 Super scontati e più economici.

La GeForce RTX 2070 Super supera anche la RX 5700 XT di AMD ma costa 550 euro o più.
Ha una potenza simile a quella della Geforce RTX 2080, uscita dal catalogo di NVidia ed è pronta per gestire il rendering hardware, noto come ray-tracing, che consente di creare illuminazioni, riflessi e altri effetti basati sulla luce in modo molto più affidabile e visivamente attraente rispetto al rendering raster utilizzato da altre schede grafiche.

La GeForce RTX 2070 Super è un po’ più performante rispetto alla GTX 1080 Ti quindi fintanto che non vi saranno abbastanza titoli per usare a fondo il ray-tracing e i core tensor la 1080 Ti può essere un’opzione di acquisto molto interessante.

A salire ulteriormente troviamo la RTX 2080 Super, modello che migliora la RTX 2080 con una memoria più veloce e più core CUDA offrendo circa il 7-10% in più di prestazioni. Ottima, ovviamente, in QHD sia a 60 che a 144 Hz o addirittura, con qualche titolo, a 240 Hz. Eccellente con qualità 4K Ultra HD a 60 fps.

Suggeriamo comunque di tenere d’occhio l’andamento dei prezzi su Amazon con uno degli strumenti che abbiamo presentato nell’articolo Sconti Amazon, come e dove trovarli. In questo modo si potrà controllare periodicamente (e anche in tempo reale grazie al servizio di allerta e notifica) i prezzi praticati e capire quando è il miglior momento per comprare.

Compatibilità della scheda video

Se si fosse interessati ad acquistare una nuova scheda video, è fondamentale accertarsi che essa possa essere montata sul sistema in uso.

La scheda video è il componente contraddistinto dai consumi energetici più elevati in assoluto: è quindi bene assicurarsi che l’alimentatore installato sul proprio PC sia sufficiente per sopportare il carico della scheda video che s’intende installare (vedere Alimentatore PC, come sceglierlo e sostituirlo).

A questo indirizzo è possibile trovare un elenco in cui viene indicato, per ciascuna scheda video, l’alimentatore consigliabile come requisito minimo.

L’altro aspetto da tenere presente consiste nel verificare il tipo di connettore PCIe presente sull’alimentatore e quello che viene utilizzato sulla scheda video.
La maggior parte delle schede grafiche, infatti, deve essere collegata direttamente con l’alimentatore ma i connettori di alimentazioni non sono sempre uguali.
In generale, più è performante la scheda video scelta più pin PCIe saranno richiesti per la sua corretta alimentazione.

Alle connessioni PCIe di alimentazione si fa generalmente riferimento con: 6-pin, 6+2 pin, 8-pin, 2x 8-pin.

A titolo esemplificativo, una GTX 1060 richiede una connessione 6-pin; una GTX 1080 Ti può richiedere due connettori a 8-pin.

Prima di acquistare una nuova scheda video è quindi essenziale accertarsi che l’alimentatore possa gestirla e fornirle l’energia necessaria.

È infine importante verificare il fattore di forma del case perché quelli di più piccole dimensioni possono non accogliere schede grafiche di dimensioni importanti.
Va detto che i problemi si verificano ovviamente con i case mini-ITX o micro-ATX ma in alcune circostanze si potrebbero sperimentare non poche difficoltà anche con qualche modello mid-tower, specialmente con quelli più vecchi, più economici o dal design poco ottimizzato.

L’abbiamo lasciato per ultimo ma è un aspetto cruciale: le componenti hardware del sistema devono essere bilanciate, scheda video compresa. È infatti del tutto inutile spendere 400 euro o più per una scheda grafica di fascia alta quando il processore installato è un esemplare da 100 euro circa. Si tratta di un errore che in molti commettono e che rischia di vanificare l’acquisto di un prodotto che, sulla carta, sarebbe decisamente più performante.

Per le attività di video editing con risoluzione 4K un sistema basato su motherboard con chipset Z370 e processore Intel Core i7-8700K si comporterà bene anche con una singola GPU e con una scheda video top di gamma.
Si può pensare a configurazioni multi-GPU nel caso di video editing 4K con layer: in questo caso si potranno godere di ottime performance orientandosi sulla piattaforma X299, grazie anche al più elevato numero di piste PCIe che essa mette a disposizione.

Occhio alle specifiche tecniche della scheda video

Quando si acquista una nuova scheda video non sono moltissimi i parametri da prendere in esame durante l’esame delle specifiche tecniche di ciascun prodotto.
Partiamo dalle conclusioni: per farsi un’idea delle performance di ciascuna scheda grafica è possibile consultare il sito di PassMark Software che raccoglie i benchmark di tutti i prodotti posti sotto la lente.

Le schede video dedicate, poi, come già visto in precedenza, sono affamate di energia. Il parametro Thermal Design Power (TDP) che rappresenta un’indicazione del calore (energia) dissipato. Si tratta del calore che il sistema di raffreddamento della scheda video dovrà smaltire per mantenere la temperatura entro una soglia limite.
Il TDP, diversamente da quanto ritenuto non molti, non esprime il consumo energetico; purtuttavia è strettamente legato a quest’ultimo.

La dotazione in termini di memoria RAM, sulla scheda video, è altrettanto importante: oltre al quantitativo offerto va vista anche la banda messa a disposizione. Le GDDR5 sono RAM ottimizzate per la gestione delle operazioni grafiche e i suoi successori sono le memorie GDDR5X e GDDR6.
Le GDDR6 rappresentano una valida ed economica alternativa alle memorie HBM2 per le schede grafiche di fascia più alta e sono state utilizzate da Nvidia proprio nelle RTX 2070 e 2080 oltre che nella Titan RTX: Nvidia presenta la nuova scheda grafica GeForce Titan RTX, un mostro da 16,31 TeraFLOPS.

Micron ha annunciato che oltre alla maggiore densità, le memorie GDDR6 possono offrire una banda di 14 o 16 Gbps per arrivare nei modelli più evoluti a 20 Gbps. Stando agli ultimi test queste memorie riuscirebbero addirittura a superare le HBM2 più veloci.
Una Nvidia Tesla con HBM2 da 1,7 Gbps e bus a 384 bit offre una larghezza di banda pari a 901 GB/s; una GDDR6 da 20 Gbps potrebbe raggiungere i 960 GB/s in fase di trasferimento dati (interfaccia a 384 bit).
Ad ogni modo, vale la pena ricordare che se ad esempio una scheda grafica disponesse di un bus a 64 bit e una velocità di 6 GHz per quanto riguarda la memoria integrata, le prestazioni saranno identiche a quella di una scheda con un bus a 128 bit e memoria a 3 GHz.

Quanto all’interfaccia della scheda grafica c’è poco da dire: tutte le schede video odierne vanno connesse con uno slot PCIe e la maggior parte di esse è di tipo PCIe 16x. Ci possono essere semmai differenze sul numero di slot, posti sul retro del case, che ciascuna scheda video può occupare (uno, due o tre). In figura l’esempio di una scheda grafica dual slot.

Da controllare alcune il numero e la tipologia delle connessioni che la scheda grafica offre (ad esempio DVI, HDMI e DisplayPort): Differenze tra HDMI, Displayport, Thunderbolt e DVI.

Alcune schede video possono essere installate in configurazioni multiple: Scalable Link Interface (SLI) nel caso di Nvidia e Crossfire per AMD. Per approntare questo tipo di configurazione la scheda madre deve ovviamente fornire il necessario supporto.

Le schede grafiche sono generalmente piuttosto rumorose e ciò nonostante le più recenti architetture di Nvidia e AMD abbiano notevolmente ridotto i consumi e, conseguentemente, il calore generato. Le versioni Mini delle schede video discrete sono dotate di un unico dissipatore (mentre le altre ne montano due o tre): il risultato è che questi prodotti sono più silenziosi (ci riferiamo soprattutto ai modelli di Gigabyte ed EVGA) e sono potenti almeno come i modelli Nvidia di riferimento. Si tratta di modelli “basici” per chi non ha necessità di fare overclocking.

Le GPU di ciascuna scheda sono dotate di un numero elevato di stream processor, altrimenti detti shader o CUDA core: essi sono dedicati all’esecuzione delle istruzioni grafiche trasmesse loro da parte delle applicazioni.
L’esecuzione delle istruzioni viene svolta in parallelo e solo di recente è stata introdotta anche la possibilità dell’esecuzione asincrona per trarre vantaggio dai momenti di inattività che alcuni degli shader possono evidenziare.

Il ruolo del monitor

I benefici delle schede grafiche migliori non risulteranno evidenti se non si utilizzerà un monitor all’altezza della situazione.
La scelta di un monitor è cruciale in vista della scheda video che s’intende acquistare: comprando un prodotto capace di supportare le tecnologie Nvidia G-Sync e AMD FreeSync, si potrà godere di frequenze di refresh più elevate.

La frequenza di refresh dello schermo e quella della scheda video alla quale il monitor è collegato dovrebbero infatti essere idealmente le stesse: quando i due valori sono diversi tra loro può accadere che il monitor visualizzi parte del frame corrente e parte di quello successivo.
Grazie a G-Sync e FreeSync una sorta di “compensazione” tra le differenti frequenze di refresh permette di aumentare marginalmente anche il numero di fps nei videogiochi.

A questo indirizzo le schede grafiche Nvidia che supportano G-Sync; qui quelle che supportano AMD FreeSync.

Come abbiamo spiegato nell’articolo FreeSync a braccetto con G-SYNC: NVidia presenta la modalità compatibile con alcuni monitor capaci di supportare la tecnologia FreeSync e schede NVidia è da qualche tempo possibile attivare la modalità compatibile G-SYNC.

Per la corretta scelta del monitor, suggeriamo la lettura del nostro articolo Monitor PC: quale scegliere.

Due parole sulla configurazione software lato sistema operativo

Nell’articolo Aggiornare driver scheda video: come migliorare le prestazioni abbiamo visto quando è importante installare e aggiornare i driver della scheda video (mettendo in evidenza anche i frangenti in cui è bene non procedere in tal senso).

Sui sistemi dotati di GPU integrata nel processore, ove si utilizzi una scheda grafica dedicata, è importante segnalare al sistema operativo quale dispositivo usare di volta in volta.
Windows 10, senza utilizzare utilità di terze parti, permette di assegnare l’utilizzo di una specifica scheda video alle varie applicazioni desktop e UWP (quelle di sistema o scaricate mediante Microsoft Store) installate sulla macchina: Scegliere la scheda grafica da usare con Windows 10.

Infine, a causa delle differenze tra le varie architetture quando si utilizzano librerie DirectX 11, DirectX 12 e Vulkan, una scheda può guadagnare un po’ di “punti” sull’altra. Le AMD Radeon evidenziano di solito prestazioni migliori con DirectX 12 e Vulkan.

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