Galaxy Round, il primo smartphone OLED di Samsung

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, Samsung presenta ufficialmente il suo primo smartphone dotato di schermo OLED curvo.
Galaxy Round, il primo smartphone OLED di Samsung

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, Samsung presenta ufficialmente il suo primo smartphone dotato di schermo OLED curvo. Battezzato Galaxy Round, il telefono presenta un display da 5,7 pollici 1080p ed un look “concavo”. Dal punto di vista delle specifiche, il Galaxy Round è sicuramente un oggetto molto interessante: dotato di una fotocamera posteriore da 13 Megapixel, di un processore quad-core da 2,3 GHz e di 3 GB di RAM, lo smartphone è spesso 7,9 millimetri, pesa 154 grammi ed è equipaggiato con una batteria da 2.800 mAh.

“Il potenziale” di un telefono come il Galaxy Round è comunque al momento ancora tutto da valutare. Per adesso Samsung fa riferimento ad una nuova funzionalità (Round interaction) che si attiva facendo ruotare il dispositivo mobile, sul dorso, seguendone il profilo curvilineo. Quest’operazione, come si vede nel video, dovrebbe consentire di accedere rapidamente alle notifiche di Android (versione 4.3) ed ottenere una serie di informazioni utili senza alcun tipo di interazione convenzionale con il telefono.

Il costo del dispositivo, lanciato per il momento solo nella Corea del Sud, è piuttosto impegnativo.

Utilizzata per ora quasi esclusivamente nei televisori, la tecnologia OLED non necessita di retroilluminazione. Gli schermi OLED sono infatti costituiti da materiali elettroluminescenti la cui struttura è costituita essenzialmente da carbonio (elementi organici). Effettuando dei “drogaggi” (aggiunta di atomi non facenti parte del semiconduttore originale) è possibile modificare il comportamento del materiale variando il “colore” della luce emessa (da bianca in rossa, verde e blu). Combinando tre display di piccolissime dimensioni, si può fare in modo che l’occhio umano percepisca qualunque colore (rosso, verde e blu sono colori primari).
La tecnologia OLED permette la realizzazione di schermi sottilissimi che potranno essere addirittura piegati od arrotolati su se stessi. Minore anche la quantità di energia richiesta per il loro funzionamento.

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