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L’evoluzione della produttività mobile si arricchisce di una nuova tappa: la funzionalità split screen di Gemini sbarca finalmente sugli smartphone tradizionali, portando un’esperienza di multitasking evoluta direttamente nelle mani degli utenti Android
Se fino a ieri questa innovazione era appannaggio esclusivo di tablet e dispositivi pieghevoli, oggi anche i classici telefoni possono beneficiare di un modo tutto nuovo di gestire più attività contemporaneamente. Un cambiamento che non solo amplia le possibilità d’uso quotidiano, ma ridefinisce gli standard di efficienza e semplicità per chi lavora, studia o desidera semplicemente una navigazione più fluida tra le applicazioni.
L’arrivo della modalità split screen su smartphone Android rappresenta un salto di qualità notevole, soprattutto per chi ha sempre desiderato un accesso più immediato al multitasking. La novità, avvistata per la prima volta sui dispositivi Pixel 8 e Pixel 8 Pro grazie alle versioni beta dell’app Google, promette di semplificare radicalmente il modo in cui interagiamo con il nostro telefono. Basta un gesto intuitivo: aprire un’app qualsiasi, richiamare Gemini e trascinare verso l’alto la barra dell’assistente. In un attimo, lo schermo si divide in due sezioni, consentendo di utilizzare contemporaneamente due applicazioni distinte.
Gli smartphone Android abbracciano lo split screen
Questa soluzione si inserisce in un percorso di evoluzione iniziato con Android 7.0 Nougat, che anni fa aveva introdotto la possibilità di affiancare più app sullo stesso display. Tuttavia, la vera rivoluzione oggi risiede nella semplicità d’uso: non è più necessario passare dal menu delle app recenti, né destreggiarsi tra passaggi macchinosi. Tutto si risolve con un semplice swipe, rendendo la gestione delle attività quotidiane più immediata e meno dispersiva.
L’implementazione, tuttavia, è ancora in fase di rollout e la disponibilità risulta per ora limitata a pochi modelli selezionati. Gli utenti di Pixel 6 Pro, ad esempio, possono accedere alla nuova funzione solo installando la versione beta dell’app Google. Al contrario, su dispositivi come il più recente Pixel 10 Pro XL, la feature non è ancora attiva. Per verificare la compatibilità del proprio smartphone, è sufficiente tentare di trascinare verso l’alto la barra di Gemini: se appare la modalità a schermo intero invece dello split screen, significa che la funzionalità non è ancora stata abilitata sul proprio dispositivo.
Il vantaggio principale di questa evoluzione tecnologica risiede nella fluidità con cui si possono gestire due applicazioni contemporaneamente. Pensiamo, ad esempio, a chi lavora in mobilità: la possibilità di prendere appunti mentre si consulta una mail, oppure di tradurre un testo senza dover chiudere il browser, diventa un’operazione semplice e naturale. Anche per gli studenti, l’accesso simultaneo a un libro digitale e a un’app di ricerca o di appunti rappresenta un valore aggiunto significativo. Tutto questo si traduce in un’esperienza d’uso più efficiente e meno frammentata, in cui il passaggio da un’app all’altra avviene con la massima rapidità e senza interruzioni.
Non va dimenticato che la funzionalità split screen era già stata apprezzata sui dispositivi pieghevoli e sui tablet, come il Pixel Tablet e alcuni modelli Samsung. L’estensione di questa tecnologia ai tradizionali smartphone conferma la volontà di Google di democratizzare il multitasking, rendendolo accessibile a un pubblico sempre più vasto e variegato.