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Meta ha annunciato un rafforzamento significativo delle sue misure a protezione degli utenti minorenni, estendendo anche in Italia le funzionalità dei Teen Accounts anche su Facebook e Messenger, oltre che su Instagram, dove erano già disponibili. L’obiettivo dichiarato è offrire un ambiente digitale più sicuro e sotto controllo, riducendo i rischi legati all’uso precoce e spesso inconsapevole dei social network.
Nuove tutele attive da subito
Le nuove regole, già operative, introducono una serie di protezioni predefinite per gli under 16 che, in modo automatico, modificano l’esperienza d’uso. Gli account dei minorenni sono ora caratterizzati da impostazioni di privacy più stringenti, che impediscono a sconosciuti di inviare messaggi o richieste di amicizia. Vengono inoltre applicati filtri avanzati per i contenuti sensibili, garantendo che immagini o testi potenzialmente inappropriati non siano visualizzati dai più giovani. Qualsiasi modifica a queste impostazioni richiede l’intervento dei controlli parentali, rendendo indispensabile l’autorizzazione di un genitore o tutore per ogni cambiamento che possa esporre i minori a rischi.
Come funzionano le restrizioni
Il pacchetto di misure adottato da Meta prevede diversi livelli di protezione: il blocco automatico delle comunicazioni provenienti da account non collegati, la presenza di filtri che intercettano e oscurano contenuti inappropriati, e strumenti di supervisione che consentono ai genitori di monitorare il tempo trascorso online e le interazioni effettuate. Particolare attenzione è stata posta anche alle funzionalità di live streaming su Instagram, che vengono limitate per gli utenti più giovani, mentre le immagini considerate esplicite vengono automaticamente oscurate nelle chat, senza possibilità di disattivare questa protezione senza il consenso dei genitori. Questo sistema si traduce in una barriera efficace contro l’accesso a materiale non adatto, pur lasciando spazio all’intervento educativo delle famiglie.
Identificazione dei minori tramite IA
Per rendere realmente efficaci queste misure, Meta ha deciso di affidarsi a sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, in grado di identificare potenziali utenti minorenni anche nel caso in cui dichiarino un’età non corrispondente alla realtà. Questa tecnologia solleva inevitabilmente interrogativi sulla precisione dei sistemi, sul rispetto della privacy e sulla possibilità di errori nell’identificazione, questioni che esperti e autorità di controllo stanno monitorando con attenzione. Il ricorso all’IA rappresenta però, secondo l’azienda, un passaggio cruciale per evitare che i minori possano aggirare le regole e accedere a contenuti o funzionalità non adatte alla loro età.
Programmi con le scuole
Parallelamente alle nuove regole interne, Meta ha rafforzato la collaborazione con le istituzioni scolastiche statunitensi, ampliando un programma che permette alle scuole di segnalare rapidamente episodi di cyberbullismo e comportamenti problematici. Il servizio, precedentemente riservato a una fase pilota, è ora disponibile per tutti gli istituti americani, offrendo un canale diretto di comunicazione tra il mondo scolastico e le piattaforme social. Questo approccio mira a intervenire tempestivamente in caso di abusi o violazioni, contribuendo a creare un ecosistema digitale più sicuro e responsabile.