Google Ads e IA: posti di lavoro a rischio per chi lavora nel settore

Google Ads, una piccola rivoluzione per gli annunci online, con l'azienda che abbraccia l'IA ed è pronta ai licenziamenti.
Google Ads e IA: posti di lavoro a rischio per chi lavora nel settore

Il boom di ChatGPT ha influenzato in maniera impressionante tanti ambiti della nostra vita, primo fra tutti quello lavorativo.

Seguendo questa nuova filosofia, a quanto pare, Google si sta impegnando per essere sempre più un’azienda improntata sull’Intelligenza Artificiale generativa. Secondo quanto riportato da The Information, l’IA potrebbe a breve “rubare” il posto di lavoro a molti specialisti attualmente al servizio del colosso di Mountain View.

Secondo quanto riportato, Google avrebbe intenzione di consolidare il personale, anche con possibili licenziamenti e riassegnazioni dei dipendenti. A tal proposito, i nuovi strumenti di IA utilizzati dall’azienda, permetterebbero una profonda ristrutturazione del personale, con grandi risparmi a livello economico.

Tutto ciò non suona per niente inaspettato. Giusto a maggio, infatti, Google aveva annunciato una “Nuova era di annunci basati sull’Intelligenza Artificiale“, preannunciando come il contesto di Google Ads sarebbe stato il principale “teatro” di questa rivoluzione.

Stando a quanto trapelato, i nuovi strumenti basati sull’IA dovrebbero essere in grado di scansionare in autonomia un sito Web. Attraverso questo intervento, gli stessi sarebbero in grado di individuare keyword, titoli, descrizioni, immagini e altre informazioni utili per creare annunci convincenti. Qualcosa di simile, tra l’altro, è già attivo: stiamo parlando di Performance Max, noto anche come PMax, di recente potenziato.

Questo aiuta gli inserzionisti a decidere dove è meglio pubblicare un determinato contenuto pubblicitario nell’ecosistema Google, ovvero su piattaforme come YouTube, Discover, Gmail, Maps o più semplicemente sul motore di ricerca. PMax agisce creando annunci, con risorse che vengono estrapolate dal sito e mescolate tra loro, cercando bilanciamenti in grado di ottimizzare le vendite del cliente.

Con le intenzioni dell’azienda ormai palesate, però, questo strumento sembra destinato a diventare ancora più avanzato e utile per chi intende vendere un prodotto sfruttando l’enorme visibilità di Google.

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