Google AI Overviews sta facendo calare a picco i click sui siti web

Le AI Overviews di Google riducono il traffico verso i siti web. Un'analisi Pew Research svela l'impatto sulle ricerche online e sulle strategie SEO.
Google AI Overviews sta facendo calare a picco i click sui siti web

Nel silenzio di una trasformazione che rischia di passare inosservata ai più, Google sta ridefinendo in profondità il modo in cui accediamo all’informazione online.

L’introduzione delle AI Overviews – risposte generate dall’Intelligenza Artificiale e posizionate in cima ai risultati di ricerca – sta innescando una rivoluzione nelle ricerche online che ha già iniziato a modificare gli equilibri del traffico e la visibilità dei siti web. Mentre la promessa è quella di una maggiore immediatezza e rilevanza nelle risposte, le conseguenze di questa svolta si stanno rivelando di portata ben più ampia, soprattutto per chi opera nell’ecosistema digitale.

Dalla scorsa primavera, la “search generative experience” è diventata parte integrante della SERP di Google, offrendo agli utenti risposte sintetiche e immediate alle loro domande, spesso senza che sia più necessario visitare altri siti. Sebbene la multinazionale di Mountain View continui a sostenere che l’introduzione delle AI Overviews non impatti negativamente sul traffico dei siti, i dati raccolti raccontano una storia differente e, per molti versi, preoccupante.

Una recente analisi condotta dal Pew Research Center – basata su un campione rappresentativo di 900 utenti selezionati tramite Ipsos KnowledgePanel – ha messo in luce una dinamica allarmante: la presenza dei riassunti generati dall’AI riduce il tasso di click verso siti esterni in una forbice compresa tra l’8% e il 15%. Ancora più sorprendente, solo l’1% delle AI Overviews riesce effettivamente a generare un click verso una fonte esterna, segnalando un crollo dell’interazione tra utenti e siti web tradizionali.

AI Overviews: le visite ai siti web crollano

A rendere la situazione ancora più complessa è il ruolo del sistema Gemini, il motore AI che alimenta le risposte sintetiche. Secondo l’indagine, le AI Overviews tendono a favorire la citazione di grandi piattaforme, con Wikipedia, YouTube e Reddit che insieme rappresentano circa il 15% delle fonti menzionate. Questo fenomeno rischia di marginalizzare i siti più piccoli e indipendenti, riducendo la pluralità e la ricchezza delle fonti informative disponibili agli utenti.

L’impatto di questa trasformazione va ben oltre il semplice calo di traffico. Per chi lavora nel campo della SEO, la sfida è ormai quella di ripensare radicalmente le strategie di visibilità. Se, fino a poco tempo fa, il posizionamento nei primi risultati della SERP era il principale obiettivo, oggi diventa fondamentale ottimizzare i contenuti affinché vengano selezionati e citati dalle AI Overviews. Questo implica una nuova attenzione alla qualità, all’autorevolezza e alla chiarezza delle informazioni offerte, ma anche una revisione delle tecniche tradizionali di ottimizzazione, in un contesto in cui la visibilità non è più garantita dal semplice posizionamento organico.

Per alcune aziende, questa rivoluzione rappresenta un’opportunità di adattamento e crescita: riuscire a essere tra le fonti selezionate dall’AI di Google può significare una nuova forma di visibilità e autorevolezza, soprattutto per quei settori in cui la reputazione online è un asset strategico. Tuttavia, il rischio di un ecosistema informativo sempre più polarizzato intorno a poche grandi piattaforme è concreto, con conseguenze potenzialmente negative per la qualità e la varietà delle informazioni accessibili agli utenti.

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