Google Bard disponibile per gli adolescenti in tutto il mondo

La celebre intelligenza artificiale di Google, denominata Bard, diventa ufficialmente disponibile per gli adolescenti di quasi tutti i paesi.
Google Bard disponibile per gli adolescenti in tutto il mondo

La sfida tra i vari colossi del mondo della tecnologia negli ultimi tempi verte soprattutto sull’intelligenza artificiale. Quando Google ha lanciato mesi fa il suo chatbot Bard, sono state tante le discussioni. Qualcuno in primis parlava del confronto diretto con il prodotto virtuale di OpenAI, ovvero ChatGPT, mentre qualcun altro riteneva che non fosse giusto limitarlo solo ad alcuni utenti.

Bard infatti fu presentato come disponibile solo per gli utenti adulti ma ora qualcosa è cambiato. A partire dalla giornata di ieri infatti Google ha ufficializzato l’estensione del servizio IA anche agli adolescenti.

Per la prima volta questa categoria potrà sfruttare Bard in tutte le sue possibilità e a confermarlo è stato proprio il colosso di Mountain View sul suo blog ufficiale.

Google estende Bard anche agli adolescenti, ora l’intelligenza artificiale è destinata a tutti

I servigi di Google Bard saranno concessi a tutti, o almeno anche agli adolescenti che rispettano i requisiti di età minima per la gestione di un account Google. Nella maggior parte dei paesi l’età minima corrisponde a 13 anni, ma ci sono delle zone dove la situazione può variare.

L’esempio perfetto è costituito dalla Grecia, dal Vietnam e da Aruba, nazioni che insieme a poche altre hanno un limite che può variare da 14 a 16 anni.

Per celebrare questa novità, Google ha integrato anche due nuove funzionalità che riguardano soprattutto il pubblico più giovane. Chiunque potrà infatti digitare o caricare l’immagine di un’equazione matematica, con Bard che riuscirà a dare una risposta.

L’altra funzione consente di visualizzare dei dati e trasformarli in veri e propri grafici. Gli utenti ad esempio potranno chiedere al chatbot di creare un grafico in merito alle ore di lavoro svolto. Al fine di garantire questa possibilità anche ad un pubblico più giovane, Google ha collaborato a stretto contatto con alcune organizzazioni, come ad esempio il Family Online Safety Institute.

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