Google conferma: WhatsApp ha risolto il bug del microfono su Android

Risolto ufficialmente il bug che segnalava il microfono sempre attivo su WhatsApp per Android, lo comunica Google.

Si erano fatte insistenti le segnalazioni e le lamentele da parte degli utenti di WhatsApp in merito ad una situazione estremamente ambigua. Secondo quanto riportato già durante gli scorsi mesi, la celebre applicazione di messaggistica istantanea sembrava utilizzare il microfono in ogni momento.

Tale bug, a quanto pare attribuibile solo ed esclusivamente all’applicazione riservata al sistema operativo Android, sarebbe stato confermato ufficialmente nelle ultime ore da Google. Il colosso di Mountain View avrebbe confermato anche la risoluzione del problema.

In breve questa sorta di malfunzionamento faceva sembrare che WhatsApp avesse accesso in maniera costante al microfono dello smartphone. Tutto ciò, se fosse reale, avrebbe chiaramente conseguenze importanti sulla privacy di ogni utente.

WhatsApp e il bug del microfono: Google comunica la risoluzione

Sul account Twitter ufficiale di Android Developers, gli sviluppatori di Google hanno confermato l’esistenza del bug riportando però alcune precisazioni. Il numero di utenti affetto dalla problematica era limitato. In più sembra che il bug generasse degli indicatori e delle notifiche sulla privacy errati, per cui il microfono non era realmente attivo.

La soluzione sarebbe stata comunque trovata in maniera definitiva, con WhatsApp che avrebbe introdotto un nuovo aggiornamento. Gli utenti potranno adesso aggiornare la loro applicazione per Android per risolvere il problema. Sono arrivati anche i ringraziamenti da parte di Google nei confronti di WhatsApp per la collaborazione oltre che le scuse per tutti i problemi che il bug avrebbe generato agli utenti nell’ultimo periodo.

Non bisognerà fare altro che recarsi sul Play Store e toccare la voce “Aggiorna” nella scheda dell’app. Ovviamente il consiglio riguarda coloro che hanno notato problemi del genere in merito a WhatsApp sul proprio smartphone Android. Servirà quest’accorgimento a farci pensare che i nostri smartphone non siano lì pronti ad ascoltare ogni nostra parola? È opportuno controllare i permessi concessi a tutte le altre applicazioni installate per averne l’assoluta certezza.

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