/https://www.ilsoftware.it/app/uploads/2024/07/Progetto-senza-titolo-3-1.jpg)
Con il nuovo aggiornamento di Gemini, Google cerca di mettere insieme personalizzazione e rispetto della privacy. Il recente annuncio di Michael Siliski, Senior Director Product Management di Gemini, segna un passo significativo in questa direzione, introducendo novità pensate per rendere l’interazione con l’assistente ancora più intuitiva, proattiva e sicura.
Gemini: il “personal context”
La novità più interessante riguarda la capacità di Gemini di apprendere e ricordare le preferenze degli utenti attraverso le conversazioni passate. Grazie a un sistema di memorizzazione intelligente, Gemini è ora in grado di costruire un “personal context” dettagliato, conservando informazioni che emergono durante le chat.
Questo significa che, se in una conversazione precedente l’utente ha menzionato la passione per un particolare genere di fumetti, in una conversazione successiva l’assistente potrà suggerire idee per una festa a tema basate su quei personaggi, dimostrando una comprensione profonda e personalizzata delle esigenze dell’utente.
Questa funzione, inizialmente disponibile per il modello 2.5 Pro in mercati selezionati, sarà gradualmente estesa anche al modello 2.5 Flash e ad altre regioni. La raccolta del “personal context” è attiva di default, ma la gestione rimane completamente nelle mani dell’utente, che può intervenire in qualsiasi momento per modificare o cancellare i dati raccolti.
La gestione delle informazioni memorizzate avviene attraverso la sezione Gemini Apps Activity, recentemente rinominata Keep Activity. Qui l’utente trova strumenti intuitivi per monitorare, gestire e, se necessario, eliminare le conversazioni archiviate.
Gemini: le chat temporanee
Per chi desidera invece mantenere un profilo ancora più riservato, Google introduce la modalità Temporary Chat, cioè le chat temporanee. Questa funzione consente di avviare conversazioni temporanee che non vengono memorizzate nei server di Gemini e che restano accessibili solo per 72 ore.
Al termine di questo periodo, le chat vengono automaticamente eliminate e non sono utilizzate per la personalizzazione delle risposte future né per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. Si tratta di una soluzione ideale per chi necessita di scambiare informazioni sensibili o semplicemente preferisce non lasciare traccia delle proprie interazioni digitali.