Google introduce sintesi AI nel feed Discover: cosa cambia per gli utenti

Google porta le sintesi AI nel feed Discover: riassunti automatici, nuove funzioni di salvataggio e più trasparenza sulle fonti. Ecco tutti i dettagli.
Google introduce sintesi AI nel feed Discover: cosa cambia per gli utenti

L’evoluzione dell’informazione digitale segna una nuova tappa significativa con l’introduzione delle sintesi AI nel feed Discover di Google. Dopo il lancio su scala globale delle AI Overviews, la multinazionale di Mountain View amplia la sperimentazione, portando la generazione automatica di riassunti direttamente sui dispositivi mobili.

Questa scelta non solo ridefinisce il modo in cui gli utenti accedono alle notizie, ma introduce anche nuove dinamiche nell’ecosistema dell’informazione online, rendendo l’esperienza di consultazione più immediata, personalizzata e trasparente.

L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nel feed Discover rappresenta un passo avanti nella personalizzazione intelligente dei contenuti. Fino a oggi, la forza di Discover risiedeva nella sua capacità di proporre articoli in linea con gli interessi individuali dell’utente. Con l’arrivo delle sintesi AI, questa personalizzazione si arricchisce ulteriormente: le informazioni chiave provenienti da molteplici fonti vengono condensate in riassunti rapidi e facilmente consultabili, ottimizzando tempi e modalità di fruizione.

Il feed Discover cambia interfaccia

Un elemento di spicco della nuova implementazione riguarda l’interfaccia utente. Sulle card delle notizie compaiono delle icone sovrapposte nell’angolo superiore sinistro: ogni icona rappresenta una delle fonti utilizzate per generare il riassunto. Questa soluzione, oltre a migliorare l’aspetto visivo del feed, garantisce una maggiore trasparenza. Toccando le icone, infatti, si accede a un pannello dettagliato che elenca tutte le fonti consultate dall’AI Mode di Google per produrre la sintesi, consentendo all’utente di verificare l’attendibilità e la pluralità dell’informazione.

I primi test delle sintesi AI su Discover erano stati avvistati già a giugno, con una sperimentazione inizialmente riservata ai contenuti video. In questa fase, come rilevato da DiscoverSnoop, sopra l’anteprima dei video veniva visualizzato un breve testo generato dall’intelligenza artificiale, della lunghezza di circa tre righe, che poteva essere espanso per ottenere una versione più dettagliata di circa dieci righe. Ora, la funzione si estende anche agli articoli e risulta disponibile su un numero crescente di dispositivi Android e iOS, portando l’esperienza di consultazione delle notizie a un livello superiore.

Struttura flessibile e avvisi di trasparenza

La struttura attuale delle sintesi AI mantiene la doppia modalità: una sintesi concisa e un’opzione per espandere il testo e accedere a maggiori dettagli. A tutela dell’utente, Google introduce un avviso ben visibile che ricorda la natura automatica dei riassunti generati dall’AI: “Generato con AI, che può commettere errori”. Questo disclaimer è fondamentale per garantire consapevolezza e senso critico nell’interpretazione dei contenuti proposti.

La tecnologia delle sintesi AI di Discover si basa sulla stessa infrastruttura delle AI Overviews già presenti in Google Search. Se da un lato questa innovazione offre agli utenti la possibilità di accedere rapidamente alle informazioni, dall’altro solleva interrogativi importanti sulla visibilità degli editori originali e sulle potenziali variazioni nei flussi di traffico verso i siti d’informazione. L’automazione dei riassunti generati dall’AI potrebbe infatti ridurre il numero di clic sugli articoli completi, con possibili ripercussioni sul pluralismo e sulla sostenibilità economica dell’editoria digitale.

Tra le novità più apprezzate spicca poi anche l’icona Salva, integrata direttamente nelle card delle notizie. Questa funzione permette di archiviare in modo rapido e intuitivo i contenuti ritenuti interessanti nella sezione “Attività”, facilitando la gestione dei preferiti e offrendo agli utenti un maggiore controllo sulla propria esperienza di lettura. Si tratta di un ulteriore tassello che rafforza la strategia di Google orientata a una fruizione sempre più efficiente e personalizzata delle informazioni.

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