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“Con Google Flow, chiunque può diventare un regista utilizzando solo le parole“. Con queste parole, Google ha introdotto il suo nuovo strumento basato sull’Intelligenza Artificiale che punta a rivoluzionare il mondo della creazione video, rendendo accessibile a tutti la creazione di contenuti cinematografici di qualità professionale.
La piattaforma, chiamata Flow, sfrutta modelli avanzati come Veo, Imagen e Gemini per trasformare descrizioni testuali in scene animate. Grazie a questa tecnologia, gli utenti possono semplicemente descrivere un’idea con un prompt discorsivo e vederla prendere vita in pochi istanti. Che si tratti di esperti filmmaker o di appassionati alle prime armi, Flow offre soluzioni potenti e intuitive per soddisfare un pubblico eterogeneo.
Un aspetto chiave di Flow è la possibilità di creare personaggi e ambientazioni personalizzate con Imagen. Gli utenti possono partire da zero o importare elementi personali, definiti “ingredienti”, che possono essere riutilizzati in più scene per mantenere una coerenza visiva. Il sistema Veo, invece, si concentra sulla generazione di video realistici, integrando principi fisici per una resa visiva più accurata. A supporto, Gemini interpreta i comandi testuali, semplificando l’accesso anche per chi non ha competenze tecniche specifiche.
Flow è il punto d’incontro tra Imagen, Veo e Gemini
La piattaforma include funzionalità avanzate come “Camera Controls”, per gestire angolazioni e movimenti della camera, e “Scenebuilder”, per modificare e ampliare le riprese. Inoltre, il sistema di “Asset Management” permette di organizzare elementi e prompt con facilità. Per ispirare gli utenti, Google ha integrato Flow TV, una libreria di clip generati con l’AI che mostra esempi concreti delle potenzialità della piattaforma.
Attualmente, Flow è disponibile solo negli Stati Uniti attraverso due piani di abbonamento: AI Pro e AI Ultra. La versione base offre fino a 100 generazioni mensili, mentre il piano Ultra include limiti estesi e l’accesso anticipato a Veo 3, che integra anche la generazione audio per effetti sonori e dialoghi.
Questa tecnologia rappresenta un’evoluzione rispetto a VideoFX, un esperimento lanciato da Google l’anno scorso. Durante lo sviluppo di Flow, Google ha collaborato con registi professionisti per comprendere meglio come integrare l’AI nei flussi di lavoro creativi.