Google Translate mira a diventare il traduttore universale

Del "traduttore universale" di Google avevamo iniziato a parlare circa un anno fa (vi suggeriamo di fare riferimento, innanzi tutto, a questo nostro articolo).
Google Translate mira a diventare il traduttore universale

Del “traduttore universale” di Google avevamo iniziato a parlare circa un anno fa. A poco meno di dodici mesi di distanza, l’idea presentata da Franz Och sta iniziando a diventare realtà.
Il colosso di Mountain View ha infatti appena rilasciato un interessante aggiornamento per la versione di “Google Translate” destinata ai dispositivi con cuore Android.
I tecnici dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin – come spiega Awaneesh Verma, product manager – hanno lavorato sulla traduzione automatica, sulla traslitterazione dei segni che contaddistinguono alfabeti non latini (il sistema viene detto “romanizzazione”), sul riconoscimento vocale (Google Translate permette di acquisire una frase utilizzando la voce anziché digitare i vari termini), sulla traduzione automatica degli SMS in arrivo. A maggio scorso ha debuttato anche “Goggles” (ved. questo articolo), una funzionalità capace di reperire informazioni in Rete a partire da qualunque oggetto, monumento od opera d’arte ritratta in una qualunque foto scattata con lo smartphone.

Da poco, Google ha estratto dal cilindro un ulteriore strumento: si chiama “conversation mode” e consente di tradurre contemporaneamente i dialoghi tra due interlocutori in grado di parlare lingue differenti. In occasione dell’evento “IFA 2010”, Hugo Barra e Brittany Bohnet hanno simulato un’ipotetica conversazione tra un turista ed un commerciante di calzature. Il primo è interessato all’acquisto di un paio di scarpe, vorrebbe contrattare il prezzo ma è in grado di parlare solamente in inglese mentre il negoziante esclusivamente in tedesco. E’ qui che la nuova versione di “Google Translate” per Android viene in aiuto.

Il funzionamento dell’applicazione può essere da oggi verificato da tutti i possessori di un telefono Android. Come si vede nel video che abbiamo riproposto poco sopra (a partire dal minuto 27), il turista chiede prima informazioni su misura e colore quindi prova ad ottenere uno sconto. La stretta di mano sancisce l’intesa tra due persone che, grazie a Google Translate, si sono potute mettere d’accordo senza conoscere una parola dell’altrui lingua.

La funzionalità “conversation mode“, appena lanciata ufficialmente, è suscettibile di migliorie, richiede una connessione Internet attiva e supporta, per il momento, solo l’inglese e lo spagnolo. Nuove lingue, però, si aggiungeranno presto.
Awaneesh Verma ha voluto sottolineare che la tecnologia alla base della funzionalità “conversation mode” sia da considerarsi ancora in versione “alpha”. Ciò significa che inflessioni dialettali, accenti particolari, rumori di fondo e parole pronunciate in modo troppo veloce potrebbero causare qualche problema a Google Translate durante l’interpretazione vocale.

La nuova versione di Google Translate è individuabile nel Google Market effettuando una semplice ricerca ed è disponibile per i dispositivi che usano Android 2.1 o release seguenti.

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