Google Workspace si arricchisce di nuove funzionalità per la sicurezza

Attacchi informatici in aumento, molti dei quali andati a buon fine: Google Workspace introduce nuovi controlli per migliorare la sicurezza.

Non stupisce per nulla il fatto che sicurezza, riservatezza e conformità siano una assoluta priorità per le aziende che operano nel settore commerciale e pubblico. Infatti, nel 2022 gli attacchi informatici sono aumentati del 38%, con violazioni di dati costati alle aziende oltre 4 milioni di dollari. È necessario dunque adottare nuove misure per riuscire a fronteggiare i pirati del web, e lo sa bene Big G, che ha annunciato nuove funzionalità di Google Workspace.

Google Workspace: tutte le novità per proteggersi dagli attacchi informatici

Dal comunicato stampa diffuso in queste ore si apprende che Google sta integrando nuovi controlli Zero Trust, sulla digital sovereignty e per la difesa dalle minacce che le aziende potranno sfruttare a proprio vantaggio per mantenere al sicuro i propri dati.

Controlli Zero Trust

Le nuove funzionalità pensate per i team IT e di sicurezza delle aziende sono le seguenti.

Gli amministratori possono sfruttare la potenza e la versatilità dell’intelligenza artificiale di Google per classificare ed etichettare i dati memorizzati su Google Drive. I controlli sulla protezione dei dati, come DLP (data loss prevention) e CAA (context-aware access) sono disponibili già ora in anteprima.

Google Drive - Etichette automatiche AI - Google Workspace

Per impedire la condivisione impropria di contenuti sensibili su Drive, gli amministratori Workspace possono impostare precisi criteri (la posizione del dispositivo, ad esempio) che devono essere obbligatoriamente soddisfatti.

Infine, per una maggior sicurezza nel controllo della condivisione di informazioni sensibili, i controlli DLP saranno presto disponibili anche su Gmail.

Controlli sulla Digital Sovereignty

Google Workspace può dare una svolta alla “sovranità digitale attestabile” attraverso infrastrutture secure-by-default, controlli d’accesso ai dati tecnici e certificazioni di settore.

Per quel che riguarda la crittografia CSE (lato client), il colosso di Mountain View ha presentato diversi miglioramenti, come il supporto delle app mobile Calendar, Gmail e Meet e la possibilità per gli utenti di visualizzare, modificare o convertire i file di Microsoft Excel.

Ci sono novità anche per la residenza dei dati e sulla conformità. Google spiega infatti che già da oggi le aziende possono scegliere il sito di archiviazione dei dati a riposo e che, a partire dai prossimi mesi (una data precisa non è stata ancora fornita), potranno anche scegliere dove vengono elaborati i covered data. Infine, è offerta la possibilità di scegliere un paese dove archiviare una copia dei dati Google Workspace.

Per difendersi dalle minacce

Google ha esteso le sue misure difensive basate sull’intelligenza artificiale per fornire una protezione automatica a nuove azioni sensibili di Gmail, tra cui il filtraggio e l’inoltro delle email.

Infine, viene imposto l’obbligo dell’autenticazione a due fattori per tutti gli account amministratore dei rivenditori e dei clienti di Google. In questo modo sarà possibile ridurre in modo efficace le violazioni degli account amministratori causate principalmente proprio dall’assenza della 2FA.

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