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Il panorama della intelligenza artificiale sta rivoluzionando profondamente il modo in cui gli utenti cercano informazioni online, portando con sé una serie di implicazioni senza precedenti per aziende, professionisti e consumatori. Non si tratta più di una semplice evoluzione tecnologica, ma di un vero e proprio cambio di paradigma che impatta ogni aspetto della ricerca su desktop, aprendo scenari inediti per il marketing digitale e la visibilità online.
I chatbot scandagliano il web
I dati parlano chiaro: negli Stati Uniti, la percentuale di ricerche desktop affidate ai chatbot AI ha raggiunto il 5,6% nel mese di giugno, più che raddoppiata rispetto al 2,48% dello stesso periodo dell’anno precedente e quadruplicata rispetto all’1,3% di gennaio. Questa crescita esponenziale testimonia come l’adozione delle soluzioni basate su AI generative stia diventando sempre più centrale nelle abitudini digitali degli utenti, ridefinendo i punti di contatto tra brand e pubblico.
Il fenomeno risulta ancora più evidente se si osservano gli early adopter: in questa fascia di utenti particolarmente sensibili all’innovazione, la quota di ricerche desktop affidate all’AI ha raggiunto il 40% a giugno, contro il 24% dell’anno precedente. Una trasformazione che, secondo Eli Goodman, CEO di Datos (società parte di Semrush che ha fornito i dati pubblicati dal Wall Street Journal), può essere paragonata per impatto all’arrivo del browser Google o all’esplosione dei primi social network.
Di fronte a questo scenario in rapida evoluzione, le aziende sono chiamate a ripensare radicalmente le proprie strategie di AI optimization. Stanno nascendo nuove startup specializzate nell’ottimizzazione per i risultati generati dall’AI, mentre le opportunità pubblicitarie si stanno spostando sempre più verso le piattaforme alimentate dall’intelligenza artificiale. Un esempio emblematico di questa tendenza è rappresentato da Perplexity, realtà innovativa che con il suo browser AI-powered Comet semplifica i workflow complessi trasformandoli in conversazioni naturali. Allo stesso tempo, Perplexity sta sperimentando forme di advertising come domande sponsorizzate e contenuti a pagamento che vengono integrati direttamente nelle risposte generate dai chatbot, ridefinendo così il concetto stesso di pubblicità digitale.
L’AI sta già cambiando il web
Le implicazioni di questa rivoluzione non riguardano solo le grandi aziende, ma coinvolgono in modo diretto anche le piccole e medie imprese. Come sottolinea Joy Youell di Winsome Marketing, ottimizzare la propria presenza sulle piattaforme di AI search diventa oggi una priorità strategica. Non basta più puntare esclusivamente sulle parole chiave nei motori di ricerca tradizionali: è fondamentale lavorare su dati strutturati, schede verificate e integrazioni tramite plugin, API o partnership per aumentare la propria visibilità online e comparire tra i risultati delle nuove piattaforme AI.
Questo cambiamento di prospettiva apre la strada a nuove forme di marketing digitale, in cui la qualità e la precisione delle informazioni fornite alle piattaforme AI diventano il vero vantaggio competitivo. Le aziende devono quindi investire in contenuti strutturati, processi di verifica delle fonti e tecnologie in grado di dialogare in modo efficace con i sistemi di generative AI. L’obiettivo è essere riconosciuti come fonti affidabili dagli algoritmi di intelligenza artificiale, così da posizionarsi in modo privilegiato nelle risposte fornite agli utenti.