In tre mesi 800 milioni a Microsoft grazie ad Android?

In passato abbiamo più volte dato notizia degli accordi stretti tra Microsoft e molte delle aziende produttrici di telefoni equipaggiati con il sistema operativo di Google, Android.

In passato abbiamo più volte dato notizia degli accordi stretti tra Microsoft e molte delle aziende produttrici di telefoni equipaggiati con il sistema operativo di Google, Android. Sino ad oggi non è mai stato chiarito – in modo esplicito – quali sarebbero i brevetti, di proprietà di Microsoft, che il colosso di Redmond ritiene siano stati riutilizzati indebitamente all’interno del sistema operativo Android. Tuttavia, con l’intento di evitare qualunque futura azione legale da parte di Microsoft, sono ormai molte le aziende che hanno siglato un accordo con la società guidata da Steve Ballmer. Fra le intese più importanti, basti ricordare quella con HTC e gli accordi con Samsung e LG.
Solo lo scorso mese di ottobre, fu Microsoft stessa a dichiarare di aver stretto accordi di licenza che, complessivamente, valgono il 50% del mercato Android (vedere l’articolo Microsoft: accordi di licenza sul 50% dei device Android).

Secondo le stime che da tempo circolano, la vendita di dispositivi a cuore Android sarebbe un affare anche per Microsoft che – grazie alle royalty versate dalle aziende con le quali la società ha sinora siglato degli accordi – godrebbe di introiti superiori alla commercializzazione dei suoi device Windows Phone.

Trefis, azienda specializzata nelle ricerche di mercato, valuta che in soli tre mesi di attività, considerando solamente Samsung e HTC, le due società avrebbero versato qualcosa come 792 milioni di dollari nelle casse di Microsoft.
Il valore totale è stato dedotto, semplicemente, moltiplicando il numero di dispositivi Android venduti da Samsung ed HTC per gli importi versati dalle aziende a Microsoft sotto forma di royalty (pari a 10-12 dollari per ogni singolo prodotto).

Non è dato sapere quanto i numeri si avvicinino al quadro reale. Ad ogni modo, la stima di Trefis ha preso in esame solamente Samsung e HTC. Agli “oboli” da queste versati a Microsoft, vanno aggiunti quelli corrisposti da tutte le altre società con le quali Redmond si è accordata.

Dal momento che l’innovazione è la chiave del successo, la sfida per Microsoft consiste nel risalire la china tentando di attirare quanti più utenti possibile a valutare l’adozione di Windows Phone. Stando a Canalys, le vendite di prodotti Windows Phone sarebbero cresciute del 277% nel corso del secondo trimestre di quest’anno nonostante il numero di device commercializzati resti estremamente contenuto se paragonato con Android (5,1 milioni di unità contro 107,8 milioni).

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