Incredibile ma vero: rilasciato un Windows che occupa appena 69 MB di spazio su disco

Un ricercatore ha creato Windows 69, una versione dimostrativa di Windows 7 che si avvia con appena 69 MB di spazio occupato su disco. L’esperimento evidenzia possibilità di miniaturizzazione estrema dei sistemi operativi Microsoft.
Incredibile ma vero: rilasciato un Windows che occupa appena 69 MB di spazio su disco

Un’installazione tipica di Windows 11 occupa di norma tra i 25 e i 30 GB di spazio su disco. In confronto, Windows 10 richiede generalmente un po’ meno spazio: la versione a 64 bit occupa circa 20 GB, mentre per quella a 32 bit sono necessari circa 16 GB. E se vi dicessimo che un’installazione funzionante di Windows può avviarsi con appena 69 MB (Megabyte!) di spazio occupato?

Un ricercatore indipendente ha dimostrato quella che sembra essere l’installazione di Windows più leggera in assolutoXeno, veterano del programma Windows Insider noto per le sue analisi approfondite sui file di sistema, ha realizzato una versione personalizzata di Windows 7 che riesce ad avviarsi e funzionare occupando una manciata di Megabyte. L’ha battezzata Windows 69.

La struttura della mini-release di Windows che occupa 69 MB

Il sistema ridotto mostrato dal ricercatore mantiene alcune funzionalità essenziali, ma elementi fondamentali come le finestre di dialogo comuni e i controlli standard sono assenti, rendendo impossibile l’esecuzione della maggior parte delle applicazioni Windows. Xeno, comunque, sottolinea che la verifica dell’autenticità di Windows è ancora funzionante, come mostrato in uno screenshot condiviso su X.

Ovviamente, il lavoro svolto è da considerarsi come un mero proof of concept, non alla stregua di sistema operativo pronto all’uso. La mancanza di numerosi file critici impedisce buona parte delle operazioni.

Windows 69

Un esperimento estremo di ottimizzazione

L’analisi preliminare dei 295 file presenti nell’installazione di prova di Windows 69 mostra la presenza di molti file di log e altri elementi che potrebbero essere ulteriormente eliminati. Xeno stesso evidenzia che esiste un enorme margine per ulteriori riduzioni, suggerendo che questa release rappresenta solo il primo passo verso una possibile versione più compatta e utilizzabile di Windows 7.

Nonostante l’attuale release sia quasi inutilizzabile per qualsivoglia applicazione pratica, il ricercatore ha accennato alla possibilità di sviluppare una versione più completa, con i file di sistema essenziali per permettere l’esecuzione di vecchi giochi e software legacy.

Confronto tra Windows PE e la mini-release di Windows 7

Nel valutare quanto realizzato da Xeno, la mente corre subito a Windows PE (Preinstallation Environment), ambiente leggero sviluppato da Microsoft per l’installazione, la manutenzione e il recupero di sistemi Windows. Non è destinato a essere un sistema completo per l’uso quotidiano, ma serve a far partire il sistema per eseguire strumenti di installazione o diagnostica.

Windows PE tipicamente pesa tra 200 MB e 500 MB (a seconda della versione e dei pacchetti inclusi) e contiene solo i componenti essenziali per l’avvio e l’esecuzione di strumenti di manutenzione, senza applicazioni utente standard. Supporta alcune funzionalità limitate di scripting, comandi di rete, gestione dischi e strumenti di deployment. Non permette l’installazione diretta di software complesso, ma è stabile per quello che fa.

Uno strumento come Windows PE è ufficialmente supportato da Microsoft e può essere utilizzato legalmente come parte del Windows ADK (Assessment and Deployment Kit). È stabile e utilizzabile per scopi aziendali e tecnici.

Windows 69 è invece un esperimento di miniaturizzazione estrema di un sistema completo, con l’intento di avere un desktop avviabile e visivamente funzionante. L’obiettivo è più “dimostrativo” e creativo, cercando di mantenere l’interfaccia utente tradizionale in meno di 70 MB.

Inutile dire che Microsoft potrebbe avere da ridire sulla pubblicazione di file estratti da un’installazione di Windows 7. Sebbene Windows 7, infatti, sia un sistema operativo non più supportato da metà gennaio 2020, non è un abandonware. L’azienda di Redmond detiene pieni diritti sul prodotto e non autorizza soggetti terzi alla pubblicazione di file protetti da copyright.

Va detto, comunque, che quanto realizzato da Xeno è soltanto una prova concettuale, un test per verificare quanto pesa davvero “il cuore” di un sistema operativo storicamente molto apprezzato come Windows 7.

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