Un messaggio pubblicato il 16 ottobre 2025 sulle mailing list del kernel Linux e delle GNU Binutils ha acceso i riflettori su un misterioso sviluppatore che starebbe lavorando a una nuova implementazione dell’architettura x86, al di fuori dei due colossi storici, Intel e AMD. L’autore del messaggio è Christian Ludloff, figura di spicco nel panorama dell’architettura x86, già collaboratore di Google, AMD e Texas Instruments, e noto per il sito sandpile.org, una delle fonti tecniche più autorevoli in materia di microarchitetture e set di istruzioni CPU.
C’è un’azienda diversa da Intel e AMD che sta sviluppando nuove soluzioni/chip x86
Nel suo intervento pubblico, Ludloff ha invitato i lettori a ignorare il messaggio se non interessati alle allocazioni di opcode, CPUID e MSR, per poi elencare una serie di codici operativi che sarebbero attualmente in uso da un’“entità aziendale diversa da Intel/AMD”.
Un opcode è il codice binario che identifica un’istruzione in linguaggio macchina. In un chip x86, ogni istruzione (ad esempio MOV
, ADD
, PUSH
, MUL
, ecc.) è rappresentata da una o più sequenze di byte che il decoder della CPU interpreta per eseguire una determinata operazione. Nel tempo, Intel e AMD hanno aggiunto nuove istruzioni all’ISA (Instruction Set Architecture) x86, ognuna identificata da un nuovo opcode o da estensioni di encoding.
Quando Ludloff parla di “allocazioni di opcode”, si riferisce al processo di riservare determinati codici binari per nuove istruzioni, evitando che più produttori li usino per scopi diversi (cosa che creerebbe conflitti di compatibilità).
CPUID è un’istruzione speciale che permette al software di interrogare il processore per conoscere le sue caratteristiche (modello, estensioni supportate, dimensioni delle cache, funzionalità di sicurezza, ecc.). Gli MSR, invece, sono registri speciali presenti nei processori x86 che memorizzano configurazioni e stati interni della CPU. Ogni registro ha un numero identificativo (indirizzo MSR) e può essere letto o scritto tramite istruzioni privilegiate.
Il mistero della “corporate entity” non Intel/AMD
L’aspetto più interessante è proprio la natura del soggetto coinvolto. Ludloff parla esplicitamente di un’entità aziendale – e non di un progetto accademico, open source o amatoriale – che dispone di opcode riservati e spazi CPUID/MSR attivi, suggerendo quindi un lavoro di implementazione diretta dell’ISA x86.
Ciò implica che l’azienda in questione possegga una licenza ufficiale per l’uso dell’architettura x86, qualcosa che – per ragioni legali e di proprietà intellettuale – solo pochissime organizzazioni al mondo detengono.
Zhaoxin o qualcun altro?
In molti ipotizzano che si tratti di Zhaoxin, joint venture tra VIA Technologies e il governo cinese, l’unico soggetto – oltre a Intel e AMD – che è noto avere una licenza x86 valida.
Tuttavia, Zhaoxin ha in passato contribuito pubblicamente a GCC, Glibc e al kernel Linux. Non avrebbe quindi motivo di comunicare in modo indiretto o anonimo attraverso Ludloff.
Ciò lascia aperte diverse possibilità:
- Una nuova azienda licenziataria x86 (eventualmente tramite VIA o una cessione secondaria di diritti).
- Un progetto riservato interno a un grande gruppo tecnologico, ancora in fase di sviluppo o stealth mode.
- Un’iniziativa di natura governativa o militare, in cui la riservatezza è parte integrante del processo.
Implicazioni tecniche e industriali
L’uso di opcode non documentati e di intervalli CPUID/MSR privati implica che siano in corso test di compatibilità o sviluppo di una nuova microarchitettura x86.
Ludloff stesso fa riferimento a sovrapposizioni con vecchie istruzioni di Cyrix e AMD K10, suggerendo che la nuova implementazione voglia mantenere una compatibilità con il software esistente ma stia anche sperimentando estensioni proprietarie.
Se confermata, quindi, la notizia avrebbe implicazioni profonde. Potrebbe preannunciare l’arrivo di una terza forza nell’ecosistema x86, dopo anni di duopolio; l’avvento di potenziali nuove CPU compatibili con Windows e Linux; conseguenze geopolitiche significative se l’azienda fosse cinese o di un altro Paese non occidentale.
Da oltre vent’anni il mercato x86 è dominato da due soli attori, mentre le architetture ARM e RISC-V guadagnano terreno in server, dispositivi mobili e sistemi embedded. Il messaggio di Ludloff, sebbene davvero criptico, rappresenta un segnale di fermento nel mondo x86.