Secondo fonti informate sullo stato delle trattative, almeno secondo quanto sostiene Bloomberg, Intel avrebbe avviato una serie di colloqui preliminari con Apple per valutare un possibile investimento da parte del colosso di Cupertino. Oltre all’ipotesi di partecipazione finanziaria, le due aziende starebbero esplorando modalità di collaborazione più stretta, anche se al momento il confronto sarebbe in fase embrionale.
I contatti seguono una serie di mosse strategiche di Intel volte a rafforzare la propria posizione industriale e finanziaria. Recentemente, la società ha ottenuto investimenti significativi da NVIDIA, spuntando un accordo che si svilupperà su una piattaforma tecnologica comune, e SoftBank, oltre alla conversione di finanziamenti provenienti dal CHIPS Act statunitense.
Tali iniziative fanno parte di uno sforzo di rilancio dell’azienda oggi guidata da Lip-Bu Tan e che non si limita a garantire liquidità, ma punta anche a consolidare impegni sull’utilizzo futuro dei prodotti Intel, in particolare per lo sviluppo del noto produttivo a 14A e delle capacità necessarie per il suo supporto.
Il contesto storico tra Apple e Intel
Apple ha utilizzato i processori Intel nei Mac dal 2005 al 2020 per poi abbandonare l’architettura x86 e passare ad ARM64 (chip Apple Silicon) nel 2020.
Si è trattata della perdita di commesse importanti per Intel, che fino ad allora era stata un partner solido della Mela in ambito desktop e notebook. Pur passando ai suoi SoC ARM, Apple ha mantenuto una stretta interconnessione con Intel, per via di alcune tecnologie co-sviluppate: citiamo esempi come DisplayPort, NVMe, PCIe, Thunderbolt e USB. Anche i controller Thunderbolt 5 dei più recenti MacBook Pro sono sviluppati internamente da Apple, sebbene certificati da Intel.
Questa complessa relazione tecnologica apre scenari interessanti che non hanno mai chiuso la porta a eventuali nuove collaborazioni.
Opportunità strategiche e considerazioni sul mercato
Il momento scelto da Intel per discutere con Apple è certamente propizio. L’azienda ha appena rafforzato il proprio capitale e la propria credibilità grazie a investimenti di alto profilo, fattore che può facilitare l’ingresso di ulteriori partner strategici.
Per Apple, investire in Intel potrebbe essere coerente con la sua crescente attenzione a iniziative industriali domestiche (leggasi nel territorio USA), confermata dall’impegno di 600 miliardi di dollari per progetti produttivi e tecnologici, in aumento rispetto ai 500 miliardi iniziali.
Un accordo con Apple non solo fornirebbe risorse finanziarie aggiuntive, ma rappresenterebbe anche un endorsement più che concreto della nuova rotta segnata da Intel, migliorandone l’immagine pubblica e rafforzandone la posizione nel panorama dei semiconduttori.
Sebbene i mercati abbiano reagito subito positivamente, i dettagli di un’eventuale intesa Intel-Apple rimangono più che incerti.