Intel risorge grazie a Nvidia: ecco i SoC x86 RTX che potrebbero distruggere la concorrenza

Nvidia conferma lo storico investimento da 5 miliardi in Intel, avviando una partnership strategica per sviluppare i SoC Intel x86 RTX, chip che combinano CPU Intel e GPU Nvidia. Destinati a laptop, PC compatti e data center.

A settembre 2025, Nvidia ha compiuto una mossa storica: un investimento azionario di 5 miliardi di dollari in Intel, colosso statunitense dei semiconduttori che, negli ultimi anni, aveva affrontato difficoltà finanziarie e pressioni politiche senza precedenti. La transazione, ufficialmente approvata dalla Federal Trade Commission (FTC) all’inizio di dicembre 2025, ha portato alla vendita di 214,7 milioni di azioni Intel a Nvidia al prezzo di 23,28 dollari per azione. Se considerato rispetto al valore di mercato attuale di Intel, questo prezzo risulta inferiore di circa il 36%, evidenziando la rapida rivalutazione del titolo negli ultimi mesi.

Il contesto finanziario di Intel

Intel ha vissuto un periodo complesso tra il 2024 e buona parte del 2025. L’azienda ha accumulato ingenti spese in capitale (CapEx) per sostenere l’innovazione e la produzione avanzata di chip, gravando significativamente sulla liquidità e sulla solidità finanziaria.

Parallelamente, questioni politiche legate al CEO Lip-Bu Tan, con precedenti legami professionali in Cina, avevano generato tensioni a livello governativo. La situazione aveva raggiunto un punto critico con l’amministrazione Trump, che aveva cercato di rimuovere il CEO, poi riconciliatosi con l’azienda e supportandola con un investimento statale da 8,9 miliardi di dollari.

L’intervento di Nvidia arriva dunque in un momento cruciale, rafforzando il bilancio di Intel e aumentando la fiducia degli investitori. La capitalizzazione di mercato della società è oggi pari a 173 miliardi di dollari, in netto recupero dai minimi di 83 miliardi registrati solo pochi mesi prima.

Nvidia-Intel: una partnership tecnologica strategica

L’accordo non rappresenta solo un’iniezione di capitale: segna l’inizio di una collaborazione strategica tra due rivali storici del settore. L’iniziativa si traduce già nello sviluppo dei nuovi SoC Intel x86 RTX, progettati per integrare la potenza dei processori Intel con le avanzate capacità grafiche di Nvidia. Sebbene non sia ancora nota la data di lancio, questi SoC potrebbero avere un impatto significativo sul mercato, combinando l’architettura alla base dei processori x86 con le prestazioni grafiche di livello superiore.

SoC Intel x86 RTX: cosa sono e perché sono importanti

Come avevamo spiegato nel nostro articolo sulla collaborazione tra Nvidia e Intel su gaming e CPU per data center, i SoC Intel x86 RTX sono una nuova generazione di System-on-Chip sviluppata congiuntamente e segretamente da Nvidia e Intel da ormai più di un anno. In pratica, questi chip integrano una CPU Intel x86 e una GPU Nvidia RTX all’interno dello stesso package, creando un’unità compatta in grado di gestire sia l’elaborazione centrale sia quella grafica ad alte prestazioni. Si tratta di un approccio che rappresenta una significativa evoluzione rispetto alle tradizionali architetture CPU + GPU separate, come avviene oggi nella maggior parte dei PC gaming e workstation.

La principale innovazione tecnologica dei SoC x86 RTX consiste nell’uso dell’interconnessione NVLink Fusion tra CPU e GPU. NVLink offre:

  • Fino a 14 volte più banda rispetto a PCIe tradizionale.
  • Minore latenza nella comunicazione tra CPU e GPU.
  • Accesso alla memoria condivisa (UMA, Unified Memory Access): sia la CPU che la GPU possono leggere e scrivere nello stesso pool di memoria, eliminando la necessità di copie di dati tra chip separati.

Sono caratteristiche che rendono i SoC estremamente efficienti nei carichi di lavoro complessi, come giochi, simulazioni grafiche e applicazioni AI, riducendo al contempo il consumo energetico e lo spazio necessario sulla scheda madre.

Esperienza e storia dei SoC Intel

Intel non è nuova agli esperimenti di CPU-GPU integrate: nel 2017 lanciò il Kaby Lake-G, una CPU Intel con GPU AMD integrata, ma il progetto fu interrotto nel 2019 per motivi legati a driver e supporto software. Con Nvidia, invece, si prevede una gestione più chiara:

  • Intel si occuperà della produzione e vendita dei chip consumer.
  • Nvidia fornirà i driver GPU, garantendo compatibilità e aggiornamenti costanti.

I SoC Intel x86 RTX sono progettati principalmente per laptop da gaming sottili e leggeri, PC compatti e small form-factor. In questo modo, Intel mira a competere con gli APU AMD, offrendo la combinazione di CPU ad alte prestazioni e GPU RTX leader nel mercato gaming senza bisogno di una scheda grafica discreta separata.

Intel x86 RTX per i data center

Oltre ai PC consumer, Intel produrrà anche x86 SoC personalizzati per Nvidia destinati ai data center.

I chip saranno basati su architettura x86, ottimizzati per carichi AI e hyperscale; collegati a GPU Nvidia tramite NVLink Fusion, migliorando comunicazione e throughput; progettati con eventuali personalizzazioni di clock, cache e altre caratteristiche per i clienti enterprise.

È un passo davvero importante per entrambe le società: Nvidia, ad esempio, può così disporre di chip CPU personalizzati con la stretta integrazione GPU necessaria per applicazioni AI, senza dover sviluppare CPU proprietarie ex novo.

Intel punta di nuovo sulla produzione di chip in proprio

Dal punto di vista tecnologico, Intel sta anche rilanciando la sua divisione foundry. L’adozione precoce della litografia High-NA EUV permette di produrre chip con geometrie estremamente avanzate, posizionando l’azienda come potenziale concorrente di TSMC sul mercato dei semiconduttori statunitense. Questa capacità, unita al supporto finanziario e strategico di Nvidia, potrebbe rappresentare un cambio di rotta epocale nella produzione di chip ad alte prestazioni negli USA.

Implicazioni per l’industria dei semiconduttori

La partnership tra Intel e Nvidia potrebbe segnare un punto di svolta nell’intero settore. L’alleanza combina la capacità di produzione e innovazione di Intel con l’esperienza grafica e l’ecosistema software di Nvidia, creando sinergie che potrebbero influenzare non solo il mercato dei chip, ma anche quello dell’intelligenza artificiale e dei data center. In particolare, l’integrazione tra CPU avanzate e GPU ad alte prestazioni potrebbe accelerare lo sviluppo di soluzioni AI proprietarie, rafforzando la competitività USA nel settore tecnologico globale.

Inoltre, il rafforzamento della foundry di Intel negli USA contribuisce alla sicurezza e all’autonomia tecnologica nazionale, riducendo la dipendenza da produttori esteri per chip avanzati.

Una strategia che si allinea con le politiche governative a sostegno della produzione interna di semiconduttori e potrebbe stimolare ulteriori investimenti privati e pubblici nel settore.

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