Pensate a uno smartphone moderno, con una ricca dotazione hardware, pensato per puntare sulla libertà degli utenti e tagliare i fili con i server cloud delle Big Tech. Jolla, una startup europea fondata da ex ingegneri Nokia con l’obiettivo di creare uno smartphone indipendente, sicuro e modulare, ricorda che “i telefoni tradizionali inviano enormi quantità di dati in background. Un comune telefono Android invia megabyte di dati al giorno a Google, anche se il dispositivo non viene utilizzato affatto“. Così è nato Jolla Phone, uno smartphone che segue una filosofia chiara: mettere il controllo nelle mani degli utenti, garantendo privacy, libertà software e personalizzazione.
Jolla Phone ci riprova nel 2025: il ritorno del Linux Phone indipendente
Dopo circa 12 anni dal primo lancio, Jolla torna a proporre uno smartphone indipendente, basato su Linux e guidato dalla community. Sì, perché lo Jolla Phone 2025/2026, già definito da alcuni Jolla Phone 2.0, non è il primo tentativo della società scandinava.
Nel 2013, i tecnici fuoriusciti da Nokia presentarono l’idea dello Jolla Phone come telefono costruito attorno a un sistema operativo Linux, Sailfish OS, che avrebbe dovuto raccogliere l’eredità di MeeGo.
L’idea di Nokia MeeGo
MeeGo era un sistema operativo Linux sviluppato da Nokia (in collaborazione con Intel) per smartphone e tablet, noto per la sua interfaccia gestuale e la sua flessibilità.
Nel 2011, Nokia siglò lo storico accordo con Microsoft (sappiamo poi com’è andata a finire…) quindi decise di accantonare definitivamente il progetto MeeGo. D’altra parte, MeeGo aveva pochi dispositivi sul mercato (come Nokia N9) e una base di utenti ridotta. L’ecosistema di app era scarso rispetto ad Android e iOS, rendendo molto difficile attrarre gli utenti. Nokia, in grande difficoltà, non poteva permettersi di investire simultaneamente in MeeGo e in Windows Phone.
Molti ingegneri Nokia, tuttavia, ritenevano vincente l’idea alla base di MeeGo e non accettarono di “dare forfait”: fondarono quindi Jolla per continuare lo sviluppo di un sistema operativo indipendente. Il primo Jolla Phone ereditò gran parte della filosofia e dell’architettura di MeeGo, evolvendola appunto in Sailfish OS.

Jolla Phone 2025/2026: cosa cambia?
Il nuovo Jolla Phone non è, evidentemente, una semplice riproposizione del vecchio modello, ma un modello tutto nuovo basato su specifiche moderne e orientato alla privacy:
- Hardware aggiornato: chipset Mediatek 5G, 12 GB di RAM, 256 GB di storage espandibile fino a 2 TB, display AMOLED Full HD da 6,36” e batteria rimovibile da 5.500 mAh.
- Sailfish OS 5: sistema operativo Linux che supporta sia app native sia Android tramite AppSupport, con la garanzia di uno smartphone completamente esente da componenti Google e da qualunque meccanismo che effettui trasferimenti di dati indesiderati.
- Privacy totale: nessun tracciamento, nessuna “call-to-home”, nessuna raccolta dati nascosta. Lo smartphone include un Privacy Switch fisico per microfono, Bluetooth e app Android.
- Filosofia “Do It Together”: la community ha votato e definito le caratteristiche chiave del dispositivo. La produzione dipende dai preordini (minimo 2.000 unità per il Batch #2), permettendo un approccio responsabile e sostenibile.
- Design e modularità: cover intercambiabili in tre colori ispirati alla natura nordica, in continuità con l’eredità del modello originale.
Il prezzo speciale per i preordini del Batch #2 è di 549 € (IVA inclusa), mentre il prezzo stimato al pubblico oscillerà tra 599 e 699 €, con deposito rimborsabile di 99 €. La consegna è prevista entro la prima metà del 2026.
Dal fallimento del primo Jolla Phone al potenziale del nuovo modello
Il primo Jolla Phone, lanciato nel 2013, non riuscì a conquistare il favore degli utenti per vari fattori: hardware non all’altezza dei concorrenti, ecosistema di app limitato, interfaccia innovativa ma poco familiare per gli utenti comuni e un prezzo non sempre competitivo rispetto alle proposte di Android e iOS.
Pur ereditando la filosofia di MeeGo e offrendo una vera esperienza Linux mobile, il dispositivo rimase di nicchia, rivolgendosi soprattutto a appassionati di open source e ad utenti esperti.
Il nuovo Jolla Phone 2025/2026 potrebbe invece avere successo grazie a specifici miglioramenti: hardware moderno con 12 GB di RAM e 256 GB di storage espandibile, compatibilità 5G, fotocamere performanti e batteria sostituibile; un sistema operativo aggiornato, Sailfish OS 5, che mantiene la filosofia Linux indipendente e privacy-by-design, ma con supporto per app Android tramite AppSupport.
La crescente attenzione alla privacy e alla sostenibilità digitale potrebbero inoltre rendere più appetibile un dispositivo realmente indipendente, modulare e sicuro, capace di distinguersi nel panorama attuale degli smartphone dominato dai vendor più famosi di device Android e da Apple.
Alternative a Jolla Phone: confronto con altri smartphone privacy-friendly e Linux‑friendly
Il nuovo Jolla Phone si inserisce in una nicchia di mercato in cui altre soluzioni cercano di conciliare privacy, libertà software e uso quotidiano. Tra i principali concorrenti troviamo Fairphone, Purism e PinePhone/Mobian.
Fairphone punta su sostenibilità, modularità e compatibilità Android, con versioni de‑Googlizzate o ROM alternative come /e/OS, ma resta fondamentalmente un dispositivo Android, quindi meno radicale rispetto alla libertà software offerta da Sailfish OS.
Purism Librem 5, al contrario, è un vero smartphone Linux con PureOS, orientato alla privacy totale e alla completa indipendenza dalle Big Tech, ma con un ecosistema app limitato e un’interfaccia meno immediata per l’uso quotidiano.
PinePhone e i dispositivi Mobian sono invece soluzioni community-driven, altamente personalizzabili e open source, ideali per sperimentazione e uso da parte di utenti esperti, ma con prestazioni e compatibilità software inferiori rispetto, almeno sulla carta, a un telefono commerciale come Jolla.
Mentre Fairphone offre un compromesso tra etica, privacy e compatibilità Android; Librem 5 e PinePhone puntano su massima libertà lato software, Jolla Phone cerca un equilibrio unico: esperienza Linux indipendente, compatibilità con app Android tramite AppSupport, hardware moderno e usabilità quotidiana, rappresentando così un’alternativa concreta e modulare per chi vuole autonomia e controllo senza rinunciare a prestazioni e comfort. Vedremo.