È The Document Foundation (TDF), organizzazione no-profit con sede legale a Berlino fondata con l’obiettivo di supportare e promuovere lo sviluppo di LibreOffice, la suite per ufficio open source derivata da OpenOffice.org, a segnalare una novità importante. La Germania ha compiuto una scelta strategica destinata a influenzare il futuro della gestione documentale nel settore pubblico: l’adozione del formato Open Document Format (ODF) come standard entro il 2027. La decisione, ufficializzata dal Consiglio per la pianificazione informatica (IT-Planungsrat), rappresenta un’adesione convinta ai principi dell’interoperabilità, della trasparenza e dell’autonomia tecnologica.
Cosa significa ODF e perché è importante
ODF è un formato di file aperto per documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni e grafici, strenuamente sostenuto da TDF e LibreOffice. A differenza dei formati proprietari, ODF garantisce:
- Interoperabilità tra software diversi, evitando il lock-in verso fornitori specifici;
- Accesso libero alle specifiche tecniche, permettendo l’implementazione da parte di qualunque sviluppatore o produttore di software;
- Longevità dei dati, grazie all’indipendenza da software commerciali che potrebbero non essere più disponibili in futuro;
- Conformità con gli standard internazionali, facilitando l’interscambio di documenti a livello europeo e globale.
La transizione verso ODF di un Paese come la Germania, comporta un ripensamento dell’intero ciclo documentale nella Pubblica Amministrazione. È necessario provvedere alla revisione dei flussi di lavoro per garantire la piena compatibilità con ODF, alla formazione del personale sull’uso di strumenti compatibili, come LibreOffice o ONLYOFFICE; l’aggiornamento dei sistemi documentali (DMS/ECM) affinché supportino nativamente il formato aperto, la creazione di linee guida nazionali per la redazione, archiviazione e trasmissione dei documenti in ODF.
Implicazioni concrete da qui al 2027
L’IT-Planungsrat è un organo di coordinamento intergovernativo composto da rappresentanti del governo federale e dei 16 Länder tedeschi. La sua missione è guidare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione in modo armonizzato e coerente su scala nazionale.
Con la recente risoluzione, il Consiglio ha esplicitamente dichiarato che i formati e le interfacce aperte costituiscono elementi essenziali per raggiungere la sovranità digitale. In tale ottica, il formato ODF – standard ISO/IEC 26300 – sarà promosso come base per la creazione, la condivisione e la conservazione dei documenti elettronici in tutte le Pubbliche Amministrazioni.
Nel contesto dell’adozione del formato ODF da parte della Pubblica Amministrazione, sovranità digitale significa avere il controllo pieno e indipendente sui dati, i formati e gli strumenti digitali utilizzati, evitando dipendenze da software proprietari e garantendo libertà di accesso, trasparenza e interoperabilità.
Il Consiglio ha incaricato il Gremium für Standardisierung (Comitato per la Standardizzazione tedesco) di pianificare e attuare le misure necessarie per rendere ODF lo standard di riferimento entro il 2027, garantendo così uniformità e coerenza nell’attuazione della direttiva.
L’iniziativa tedesca si inserisce sul solco tracciato dall’ampio movimento europeo verso la digitalizzazione responsabile, in linea con i principi espressi nel programma “Open Source Software Strategy 2020–2023” e nella Direttiva europea sull’accessibilità. L’obiettivo è creare un ecosistema digitale pubblico etico, sostenibile e indipendente.
Credit immagine in apertura: The Document Foundation