Legge anti-pezzotto ufficialmente in vigore: i nuovi rischi della pirateria

Il DDL antipirateria è diventato legge e la lotta contro il pezzotto ha inizio: le nuove norme sono ora in vigore, cosa rischiano i pirati?
Legge anti-pezzotto ufficialmente in vigore: i nuovi rischi della pirateria

La proposta di legge contro IPTV e pezzotto è divenuta realtà a metà luglio 2023, anticipando le future ripercussioni per tutti coloro che trasmetteranno eventi sportivi, film e serie TV in maniera illecita e per canali non autorizzati. Il piano dell’AGCOM e del Governo è ora noto anche al pubblico e, giusto in queste ore, è entrato in vigore ufficialmente dando vita a una nuova era della pirateria – o almeno, così sperano le autorità competenti.

La lotta contro pirateria e pezzotto ha inizio

In pochi mesi il DDL antipirateria è diventato legge, ricevendo il via libera dalla Camera il mese scorso e l’approvazione definitiva del Senato. La nuova norma prevede un inasprimento evidente delle pene per tutti coloro che trasmettono e fruiscono di contenuti pirata. Con questo provvedimento, l’AGCOM potrà oscurare i siti interessati entro 30 minuti, agendo tempestivamente e contrastando lo streaming illegale.

Detta altrimenti legge 93/2023, applicherà sanzioni economiche fino a 5.000 euro e carcere fino a 3 anni per chi trasmette i contenuti. Sarà interessante osservare quali piattaforme subiranno il colpo più duro nel corso dei prossimi mesi, anche in vista dell’avvio della Serie A.

Pirateria Calcio

DAZN, a proposito dell’entrata in vigore della legge, ha dichiarato: “Negli ultimi mesi della scorsa stagione calcistica DAZN ha lavorato assiduamente in coordinamento con le Autorità competenti, riuscendo a determinare il blocco di almeno 80 siti pirata che hanno trasmesso illecitamente sul territorio italiano le partite di Serie A TIM in violazione dei diritti e che sono stati chiusi grazie all’intervento dell’AGCOM. Sulla base di questa decisione DAZN ha avviato azioni di risarcimento danni per il momento su 26 siti che diverranno circa 50 entro fine settembre. Siamo certi che queste azioni contribuiranno a sensibilizzare in maniera significativa sull’importanza della lotta alla pirateria, permettendo di vedere riconosciute formalmente le perdite aziendali e di sistema, innescando un effetto deterrenza. Come è emerso dall’indagine FAPAV/Ipsos, ad oggi la percentuale delle persone che si trovano i siti oscurati è ancora troppo bassa, parliamo del 17% dei pirati. In virtù di questo, si comprende pienamente l’importanza del nuovo quadro normativo e regolamentare che fa dell’Italia un paese all’avanguardia”.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti