LibreItalia: dematerializzazione e formati aperti

È stata organizzato da LibreItalia (LibreItalia diventa la casa italiana di LibreOffice) il convegno di quest'oggi incentrato su dematerializzazione e formati aperti.
LibreItalia: dematerializzazione e formati aperti

È stata organizzato da LibreItalia il convegno di quest’oggi incentrato su dematerializzazione e formati aperti.

Quanti scambi di conoscenza non avvengono solo perché il mittente e il destinatario (intenzionalmente o meno) stanno usando diversi formati?“, spiegano gli organizzatori dell’evento odierno. “Incompatibilità di questo tipo sono normalmente generate da sistemi che registrano l’informazione in maniera segreta, chiusa, privata e proprietaria“.

LibreItalia: dematerializzazione e formati aperti
Ecco perché, si spiega, intanto bisogna partire dalla pubblica amministrazione sostenendo l’adozione di formati aperti per la distribuzione e la condivisione delle informazioni.

Nel corso dell’evento, i portavoce di LibreItalia hanno sottolineato che è importantissimo valutare in quali formati vengono pubblicate e diffuse le informazioni. Le conseguenze in termini di immediata disponibilità e fruibilità dei dati nonché in termini economici, si spiega, sono evidenti. “Cosa accadrà se un giorno nessuno sarà più in condizione di aprire vecchi file perché memorizzati in un formato brevettato da una compagnia ormai fallita? O perché la compagnia che li produce decide di passare ad un formato nuovo, senza più supportare o implementare il vecchio?“.

Pubblichiamo di seguito il live streaming dell’evento di LibreItalia.

Sul tema opensource e software libero, suggeriamo la lettura del nostro vecchio articolo Opensource, software libero e proprietario: una visione d’insieme che illustra brevemente le principali differenze tra i vari termini.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti