LibreOffice 25.8: velocità, interoperabilità e sovranità digitale al centro della nuova release

La versione 25.8 di LibreOffice segna un passo decisivo nella promozione del concetto di sovranità digitale. La suite open source introduce un’interfaccia più accessibile, prestazioni ottimizzate e un miglior supporto ai formati Microsoft Office.
LibreOffice 25.8: velocità, interoperabilità e sovranità digitale al centro della nuova release

LibreOffice, suite per l’ufficio sviluppata da The Document Foundation (TDF), raggiunge un nuovo traguardo con la versione 25.8, rilasciata ad agosto 2025. La nuova release non rappresenta soltanto un aggiornamento tecnico, ma ribadisce la missione del progetto: garantire privacy, indipendenza tecnologica e controllo totale sui propri dati, in un contesto in cui la dipendenza da piattaforme proprietarie e il rischio di sorveglianza digitale sono sempre più rilevanti.

Sovranità digitale e approccio open source

Uno degli aspetti che distinguono LibreOffice dalle principali suite proprietarie è l’impegno verso la sovranità digitale. Il codice sorgente è completamente aperto, verificabile e privo di vincoli legati a tecnologie proprietarie. Ciò significa che governi, istituzioni pubbliche, imprese e privati possono adottarlo senza temere lock-in tecnologici o la condivisione involontaria di informazioni sensibili con fornitori esterni.

LibreOffice 25.8 continua inoltre a garantire la gestione locale di tutte le funzionalità, senza necessità di connessione Internet e senza quindi appoggiarsi al cloud, differenziandosi così da modelli SaaS che centralizzano i dati presso i server delle Big Tech.

Per le organizzazioni che necessitano di collaborazione online, LibreOffice integra soluzioni self-hosted appoggiandosi a piattaforme come Nextcloud, consentendo la co-creazione di documenti in ambienti controllati e conformi al GDPR.

Novità principali di LibreOffice 25.8

La nuova release introduce un insieme significativo di miglioramenti, che spaziano dall’interfaccia utente alle prestazioni, fino all’interoperabilità con i formati Microsoft Office.

Interfaccia utente più accessibile

Il nuovo pannello di benvenuto include un UI picker che consente di selezionare rapidamente il layout preferito (barra classica, notebookbar, layout compatto,…) e di personalizzare l’aspetto visivo dell’applicazione. Si tratta di una soluzione che riduce la curva di apprendimento per i nuovi utenti e offre una maggiore flessibilità a chi proviene da altre suite.

Prestazioni ottimizzate

Un’attenzione particolare è concentrata sulla velocità ed efficienza delle operazioni quotidiane. L’apertura dei file appare fino al 30% più rapida in Writer e Calc, secondo i benchmark ufficiali.

La nuova versione di LibreOffice migliora la gestione della memoria, con effetti positivi in ambienti virtualizzati e thin client. Complessivamente, inoltre, la navigazione è più fluida anche in documenti di grandi dimensioni.

Interoperabilità avanzata con Microsoft Office

Uno dei punti più critici per le imprese è la compatibilità con i formati proprietari. In questo senso, LibreOffice 25.8 introduce miglioramenti sostanziali.

LibreOffice può adesso beneficiare di un rifacimento completo (quindi non un semplice miglioramento incrementale) del modo in cui Writer gestisce la sillabazione delle parole, cioè la divisione automatica delle parole a fine riga secondo le regole linguistiche. In passato potevano esserci errori (divisioni scorrette, mancanza di sillabazione in alcune lingue, oppure comportamenti incoerenti con i dizionari ortografici). Con questa revisione è stato aggiornato l’algoritmo che gestisce dove spezzare le parole e come allinearle.

Migliorata anche la spaziatura tra parole e caratteri, soprattutto nei testi giustificati. Nelle versioni precedenti capitava che la giustificazione producesse spaziature irregolari o poco armoniose.  Con un intervento incisivo sul motore di layout, la spaziatura diventa più uniforme e tipograficamente corretta.

LibreOffice 25.8 offre una migliore compatibilità dei font in Impress con i file PowerPoint e introduce il supporto per ulteriori funzioni in Calc, tra cui TEXTSPLIT, TOROW, VSTACK, che allineano l’esperienza d’uso con quella di Excel e riducono i problemi di conversione dei file.

Altre funzionalità rilevanti

Aggiornando alla nuova versione della suite per l’ufficio libera, gli utenti possono inoltre avvalersi del supporto all’esportazione in PDF 2.0, fondamentale per l’archiviazione e la condivisione in contesti professionali e istituzionali.

Gli sviluppatori hanno posto poi l’accento sulle librerie ScriptForge, che semplificano l’automazione e lo sviluppo di macro avanzate.

Addio ai sistemi x86 a 32 bit e alle vecchie versioni di Windows

Con questa release, TDF allinea LibreOffice ai sistemi moderni, eliminando il supporto per Windows 7, 8 e 8.1, non più mantenuti a livello di sicurezza da Microsoft.

Allo stesso modo, gli sviluppatori della suite non rilasciano più nuove versioni per le architetture x86 a 32 bit, considerate ormai marginali.

LibreOffice 25.8 è l’ultima versione compatibile con macOS 10.15, spingendo gli utenti a migrare verso release più recenti del sistema Apple.

LibreOffice per il business: supporto enterprise

Per le imprese, LibreOffice 25.8 è disponibile anche attraverso il network di partner certificati, che offrono:

  • Supporto tecnico professionale.
  • Personalizzazione e integrazione con software aziendali.
  • Servizi di migrazione e formazione per i dipendenti.

Questa combinazione consente alle aziende di adottare una suite potente e libera, senza rinunciare alla stabilità e alla continuità operativa.

Conclusioni

Con LibreOffice 25.8, The Document Foundation rinnova la sua visione di un ecosistema digitale aperto, sostenibile e rispettoso della privacy. La suite è disponibile per Windows, macOS e Linux, sia su architetture Intel che ARM/Apple Silicon, scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale.

È un’alternativa credibile e apprezzata alle suite proprietarie confermandosi un’ottima scelta per privati e studenti, che necessitano di strumenti affidabili e gratuiti per documenti, presentazioni e fogli di calcolo; scuole e università, in ottica di riduzione dei costi e promozione del software libero; imprese e PA, che vedono nella suite uno strumento per garantire sovranità digitale e conformità normativa, riducendo i rischi legati a piattaforme chiuse.

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