Linus Torvalds respinge una patch RISC-V di Google: è spazzatura

Linus Torvalds, creatore del kernel Linux, ha duramente criticato una patch per il supporto RISC-V inviata tardivamente da un ingegnere Google durante la merge window del kernel 6.17. Le modifiche sono state definite "spazzatura" per la loro scarsa qualità tecnica e la mancata separazione tra codice generico e specifico per RISC-V.
Linus Torvalds respinge una patch RISC-V di Google: è spazzatura

Linus Torvalds, creatore e principale manutentore del kernel Linux, ha recentemente espresso con durezza la sua insoddisfazione per una proposta di modifica (pull request) relativa al supporto RISC-V inviata da un ingegnere di Google. La patch, destinata all’inclusione nel kernel Linux 6.17, è stata bollata dal “re pinguino” come “spazzatura” e categoricamente rigettata, non solo per la scarsa qualità tecnica ma anche per la sua presentazione tardiva. Questi due aspetti — qualità e tempistiche — rappresentano infatti delle vere e proprie regole d’oro nella gestione delle contribuzioni alla codebase del kernel Linux.

Le motivazioni della feroce contestazioni di Linus Torvalds

L’episodio si è verificato durante la fase di merge window della versione 6.17 del kernel, periodo cruciale in cui i contributi esterni sono raccolti e integrati prima della stabilizzazione del codice.

Torvalds aveva esplicitamente richiesto di ricevere le pull request “con sollecitudine”, considerando i suoi impegni di viaggio, per poter garantire un’adeguata revisione e integrazione. La patch di Palmer Dabbelt, membro del team Android di Google e noto sviluppatore nel mondo RISC-V, è invece arrivata in ritardo, con modifiche giudicate non pertinenti o di scarsa qualità.

Nello specifico, Torvalds contesta pubblicamente soprattutto l’introduzione di modifiche generiche a header file non specifici per l’architettura RISC-V.

Tra gli aspetti negativi evidenziati vi sono:

  • Modifiche che non rispettano la separazione tra codice specifico per RISC-V e quello generico, rischiando di compromettere la manutenzione futura e l’integrità del kernel.
  • L’invio tardivo della patch, che rende complicata la revisione e l’inclusione senza ritardare l’intero processo di sviluppo.
  • La mancanza di attenzione ai dettagli e alle convenzioni consolidate nella comunità Linux.

In chiusura, Torvalds ha ammonito lo sviluppatore: “sei avvisato, niente più patch tardive e niente più spazzatura fuori dall’albero RISC-V“. Ha inoltre consigliato di ripresentare il lavoro in anticipo per la versione 6.18 del kernel, correggendo le criticità sin qui emerse.

Il ruolo di RISC-V nel kernel Linux

L’architettura RISC-V è una delle novità più promettenti nel panorama dei processori open source. Il suo supporto nel kernel Linux è fondamentale per favorire l’adozione e lo sviluppo di hardware basato su questa tecnologia.

Tuttavia, l’integrazione richiede una cura e un’attenzione particolare proprio per mantenere la qualità e l’efficienza del kernel, evitando di introdurre conflitti o complicazioni.

Se da un lato la franchezza di Torvalds può sembrare dura (in un altro articolo abbiamo raccolta i principali episodi in cui Linus Torvalds ha blastato la community), essa rappresenta un elemento chiave per mantenere l’eccellenza e l’affidabilità di un progetto complesso come Linux, cui milioni di dispositivi e sistemi si affidano quotidianamente.

Da parte sua, Dabbelt ha evitato qualunque battibecco. Anzi, si è scusato per l’errore e si è impegnato a inviare i prossimi contributi rispettando i tempi fissati.

L’immagine in apertura è generata con l’AI e non ritrae Linus Torvalds in persona.

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