Lo "sniffing" di Google via Wi-Fi: la decisione inglese

Per le autorità d'Oltremanica, Google ha violato le leggi inglesi che tutelano la privacy del cittadino.

Per le autorità d’Oltremanica, Google ha violato le leggi inglesi che tutelano la privacy del cittadino. Il Garante della privacy britannico ha deciso di non sanzionare la società di Mountain View lanciando solamente un’ammonizione. Nel centro del mirino non è il servizio Street View in sé quanto piuttosto l’attività di intercettazione di pacchetti dati in transito sulle reti Wi-Fi non protette che Google ha posto in essere alcuni mesi fa. Al loro passaggio, le autovetture di Google – oltre a scattare foto panoramiche a 360 gradi – memorizzavano posizione di router ed hotspot Wi-Fi rilevati nelle immediate vicinanze registrando anche i dati trasmessi sulle reti wireless aperte attraverso un’attività di “sniffing” in tempo reale.
I responsabili di Google si sono più volte scusati dell’accaduto ed il CEO dell’azienda, Eric Schmidt, ha definito l’incidente come un “grave errore”. Dalla società, inoltre, si è più volte garantito che i dati raccolti non sono stati utilizzati in alcun modo e che, anzi, Google intende eliminarli quanto prima applicando le procedure indicate dalle varie autorità nazionali.
Aan Eustace, Senior VP Engineering & Research di Google, ha pubblicato nei giorni scorsi una sorta di “mea culpa” nelle pagine del blog ufficiale dell’azienda. Eustace ha rivelato che nella maggior parte delle situazioni le vetture di Google hanno raccolto solo dati frammentari, praticamente inutilizzabili. “Tuttavia, in alcune circostanze, sono state intercettate intere e-mail, indirizzi Internet e password. Vogliamo eliminare tali dati prima possibile“, ha poi aggiunto.

L’Information Commissioner’s Office, organismo resposabile delle misure per la protezione dei dati nel Regno Unito, ha analizzato i campioni di dati raccolti da Google concludendo che le informazioni appaiono così frammentarie da rendere praticamente impossibile risalire ad una persona specifica. Per l’autorità inglese la questione potrebbe considerarsi già chiusa, a patto che Google si impegni affinché simili situazioni non si ripetano.

Qualche giorno fa la Federal Trade Commission (FTC) americana aveva “assolto” Google in merito allo “scivolone” legato alla raccolta dei dati via Wi-Fi. La decisione era arrivata in seguito alla posizione assunta dalla società di Schmidt che ha ammesso la sua responsabilità e si è attivata per evitare ulteriori nuove spiacevoli situazioni nominando, tra l’altro, un manager esperto in materia di privacy e puntando sull’addestramento dei dipendenti in materia di trattamento di dati personali.

Per quanto riguarda il servizio Street View vero e proprio, Google ha pubblicato da poche ore un archivio fotografico – per il momento assai ristretto – relativo ad alcune zone della Germania. Si tratta del debutto di Street View nel Paese che, da subito, ha sollevato non poche eccezioni a proposito del servizio “made-in-Mountain View”.
Il ventottesimo aggiornamento dell’archivio fotografico di Street View, propone luoghi tedeschi di particolare interesse quali l’area limitrofa alla Porta di Brandeburgo e la Colonna della Vittoria, a Berlino; la città di Oberstaufen; la Königsplatz a Monaco; Köhlbrandbrücke ad Amburgo; il Castello Solitude di Stoccarda.

Maggiori informazioni su Street View e sulle vicessitudini del servizio sono consultabili facendo riferimento a questi nostri articoli.

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