Microsoft ormai lo dice ufficialmente: vuole prodursi da sola tutti chip per l'AI

Il colosso del software è diventato un colosso dell'AI: il prossimo passo sarà quello di diventare un colosso dei chip?

Come è ben noto, Microsoft è uno dei colossi dell’AI, sia in partnership con OpenAI, sia in modo autonomo con Copilot e altri strumenti di intelligenza artificiale generativa. Fino ad oggi questi strumenti sono stati sviluppati grazie ad una enorme potenza di calcolo sprigionata da datacenter basati su chip di Nvidia, AMD e, dal 2023 in poi, anche Microsoft. In futuro, però, la parte di potenza di calcolo 100% Microsoft aumenterà moltissimo.

L’approccio di Microsoft all’AI

Nel corso di un’intervista alla CNBC rilasciata durante l’Italian Tech Week a Torino, il CTO di Microsoft Kevin Scott ha detto chiaramente che l’azienda mira a produrre in casa la maggior parte dei chip per i suoi datacenter: alla domanda se il piano a lungo termine sia quello di avere principalmente chip Microsoft nei data center dell’azienda, Scott ha risposto: “Assolutamente“.

Tuttavia, Microsoft sa che deve avere un approccio neutro nella selezione dei fornitori, almeno fino a quando non potrà soddisfare da sola i suoi fabbisogni di potenza di calcolo. Scott, infatti, ha dichiarato: “Non siamo rigidi riguardo a quali chip siano […] La soluzione con il miglior rapporto qualità-prezzo è Nvidia da anni e anni […] Prendiamo in considerazione qualsiasi cosa pur di assicurarci di avere capacità sufficiente a soddisfare questa domanda“.

I nuovi chip AI di Microsoft

Nel 2023 Microsoft ha presentato, e introdotto nei suoi datacenter AI, i chip Maia 100 (acceleratore per AI) e Cobalt 100 (CPU di supporto). Questi chip si sono dimostrati abbastanza performanti, ma non sono all’altezza delle soluzioni di Nvidia e AMD e Microsoft lo sa.

Il lancio della prossima generazione di chip Maia è previsto per il 2026, ma è improbabile che quei chip potranno rivaleggiare ad armi pari con le controparti AMD ed Nvidia dell’anno prossimo.

Il percorso di Microsoft verso l’indipendenza tecnologica, quindi, sarà più lungo di quanto molti possano pensare e, tra l’altro, sarà anche una transizione totale, che non riguarda solo i chip. Appena la settimana scorsa, ad esempio, Microsoft ha annunciato un nuovo sistema di dissipazione del calore destinato ai chip per l’AI.

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