Per oltre due anni, milioni di utenti di Windows 11 hanno segnalato un comportamento anomalo e frustrante: l’opzione Aggiorna e arresta il sistema, che appare nel pulsante Arresta il sistema del menu Start dopo il download degli aggiornamenti di sicurezza da parte di Windows Update, non arrestava realmente il PC dopo l’installazione degli aggiornamenti, ma eseguiva invece un riavvio completo, riportando l’utente alla schermata di blocco o direttamente al desktop. Un problema grave, sebbene apparentemente banale, che ha minato l’affidabilità del processo di aggiornamento e la fiducia nell’esperienza utente.
Dopo aver cliccato su Aggiorna e arresta il sistema, infatti, tanti utenti si sono ritrovati con la batteria del portatile quasi scarica, proprio perché la procedura non effettuava davvero uno spegnimento ma si limitava a un riavvio. Allo stesso modo, un numero incalcolabile di PC desktop basati su Windows 11 hanno continuato a consumare inutilmente energia elettrica.
Il problema è particolarmente severo se si considera che molti utenti sono abituati a fare clic su Aggiorna e arresta il sistema alla fine della giornata di lavoro, prima di rientrare a casa. Tantissimi dispositivi Windows 11 sono quindi rimasti accesi fino alla mattina successiva.
Un bug radicato nel comportamento di Windows Update
Microsoft ha comunicato in via ufficiale di aver finalmente risolto il problema con il comportamento anomalo della funzione Aggiorna e arresta il sistema nella build 26220.6760 (versione di anteprima di Windows 11, canale Dev). Nel changelog scrive:
Risolto un problema di base che poteva impedire al comando Aggiorna e arresta di spegnere effettivamente il PC dopo l’installazione degli aggiornamenti.
Il problema, pur non colpendo tutti i dispositivi, si presentava in maniera intermittente sin dal debutto di Windows 11. In alcune circostanze, l’aggiornamento era applicato correttamente, ma al posto dello spegnimento il sistema avviava un riavvio automatico, vanificando l’intento dell’utente di concludere la sessione di lavoro.
Il bug era legato a una condizione interna del processo di Windows Update, che non riusciva a distinguere correttamente tra le routine di arresto e riavvio dopo l’applicazione delle patch. In sostanza, il comando di shutdown veniva “sovrascritto” dal riavvio richiesto dal sistema per completare alcune operazioni di post-installazione.
La correzione, attualmente in fase di test, dovrebbe essere integrata nelle prossime settimane nelle versioni stabili di Windows 11, probabilmente con il rilascio di uno degli aggiornamenti cumulativi per Windows 11 24H2 e Windows 11 25H2.
Un segnale di maggiore attenzione alla qualità
L’intervento rappresenta un segnale importante: Microsoft sembra voler recuperare credibilità nella gestione della qualità del sistema operativo, puntando su maggiore coerenza tra interfaccia e comportamento del software.
Peccato però che ci siano voluti due anni per risolvere un problema ripetutamente segnalato dagli utenti, attraverso un ampio numero di canali.
D’altra parte, l’azienda di Redmond ha inserito diverse nuove funzionalità per ridurre i consumi energetici dei sistemi Windows. Tra i processi del Task Manager (CTRL+MAIUSC+ESC
) vedete spesso la foglia a indicare gli elementi posti in modalità di efficienza energetica. Windows 11 usa meccanismi di power optimization basati su AI che analizzano il comportamento dell’utente e agiscono di conseguenza per ridurre i consumi, il sottosistema grafico e la gestione del display hanno ricevuto interventi mirati, ci sono modalità di alimentazione dinamiche e personalizzabili. Addirittura, si fa presente che l’attivazione dei secondi nell’orologio di sistema di Windows porta a consumare più batteria.
Tutto questo e poi per due anni si lascia che una funzionalità importante come Aggiorna e arresta il sistema non spenga davvero il sistema ma lo riavvii?