Modelli generativi e intelligenza artificiale: ecco la ricetta di Google Workspace e le possibilità per gli sviluppatori

Google apre un nuovo capitolo della sua storia presentando una serie di funzionalità basate sull'intelligenza artificiale e sui modelli generativi frutto di anni di lavoro. Le novità introdotte in Workspace, in Google Cloud e consegnate agli sviluppatori.

Dopo l’interesse senza confini che ha suscitato l’offerta ChatGPT e l’adozione a 360 gradi dei modelli generativi da parte di Microsoft, l’interesse per le soluzioni di intelligenza artificiale che permettono di produrre nuovi contenuti è letteralmente esploso.
Tanto che non si contano le soluzioni di terze parti che sfruttano la proposta OpenAI (autori di ChatGPT) e modelli di terze parti.

Abbiamo visto anche come creare il proprio ChatGPT anche con una singola GPU grazie a FlexGen e com’è possibile realizzare un modello generativo con 60 righe di codice Python.

Anche Google, che aveva già pronte le sue soluzioni basate sull’intelligenza artificiale ma che probabilmente tardava a presentarle sul mercato forse temendo che potessero avere un impatto negativo sul suo business, svela oggi la sua visione di IA generativa dove “IA” sta appunto per “intelligenza artificiale”.

I modelli generativi Google sbarcano su Documenti: ottenere automaticamente il testo che serve

Google utilizza da tempo algoritmi basati sull’intelligenza artificiale. Oltre che nel suo motore di ricerca, ad esempio nel servizio Gmail.
Smart Compose è una funzione della webmail Gmail che suggerisce le risposte da dare sulla base del contesto, in modo da dispensare gli utenti dallo scrivere sempre le stesse frasi.

Google cita anche la funzione di Documenti che permette di ottenere un riassunto online del testo digitato o incollato. La funzione richiamabile dall’interfaccia Web di Google Documenti permette di usare l’intelligenza artificiale per riassumere un testo.

Gli utenti di Workspace possono adesso ricevere, sia in Gmail che in Documenti, una bozza di testo generata “ad hoc” sulla base dell’argomento che si desidera sviluppare. “Se siete un manager che si sta occupando dell’inserimento di un nuovo dipendente, Workspace vi farà risparmiare il tempo e il lavoro di scrivere la prima mail di benvenuto. Partendo dalla bozza iniziale, si può così elaborare o abbreviare il messaggio oppure modificarne il tono“, commentano i portavoce Google. La stessa cosa è però ottenibile per qualunque argomento.

Intelligenza artificiale Google per gli sviluppatori

Thomas Kurian, CEO di Google Cloud, spiega come sviluppatori e aziende possano ora provare le nuove API e i nuovi prodotti che rendono più facile, sicura e scalabile la progettazione con i modelli di Google AI più avanzati.

Per sviluppatori che stanno facendo esperimenti con le loro applicazioni basate sull’intelligenza artificiale, Google sta introducendo le API PaLM, uno strumento che permette di creare progetti innovativi partendo dai modelli linguistici più avanzati messi a disposizione dall’azienda di Mountain View.

L’API è accompagnata da MakerSuite, uno strumento intuitivo che consente di creare prototipi in modo rapido e che, in futuro, sarà dotato di funzionalità di prompt engineering, generazione di dati sintetici e messa a punto di modelli personalizzati, il tutto supportato da solidi strumenti di sicurezza.

Oggi Google ha aperto la possibilità di provare l’API PaLM e MakerSuite ad alcuni programmatori selezionati; presto l’accesso sarà esteso a tutti gli interessati.

Le funzionalità di AI generativa vengono legate alla piattaforma Google Cloud su tre livelli: lato Vertex AI, con Generative AI App Builder e infine creando un ecosistema aperto che vede direttamente coinvolti partner tecnologici, fornitori di software AI e startup.

La piattaforma Vertex AI aiuta a progettare e distribuire modelli di machine learning e applicazioni di AI su larga scala. A partire da oggi Google mette a disposizione modelli di base, inizialmente per la generazione di testo e di immagini e, in seguito, di audio e video.
Generative AI App Builder collega i flussi conversazionali con esperienze di ricerca e modelli di base preconfigurati, aiutando le aziende a sviluppare applicazioni di AI generativa in pochi minuti o ore.

Come accennato in precedenza, Google Cloud sta inoltre lavorando con nuovi partner tecnologici per fornire ai clienti un punto di riferimento per la creazione e l’innovazione con l’AI.
La nuova iniziativa Built with Google Cloud AI , aiuterà i fornitori indipendenti di software (ISV) a sviluppare applicazioni utilizzando i servizi disponibili sulla piattaforma cloud dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin.
Per massimizzare la “potenza di fuoco” della sua offerta, la società sta infine ampliando il programma Google for Startups Cloud per consentire la nascita di un maggior numero di startup “AI-first”.

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