NextDNS, un servizio di DNS avanzato che permette agli utenti di controllare e filtrare il traffico Internet in modo personalizzato e sicuro, ha recentemente introdotto una nuova funzionalità: Bypass Age Verification. Si tratta di uno strumento che nasce in risposta a una tendenza crescente: sempre più siti Web, in particolare quelli per adulti, obbligano gli utenti a caricare documenti d’identità o selfie per poter accedere ai contenuti.
I gestori di NextDNS considerano tale pratica un rischio enorme per la privacy. Consegnare informazioni riservate, come passaporti o carte d’identità, a siti Web sconosciuti significa esporre i propri dati personali a possibili abusi, furti d’identità o violazioni della sicurezza. La nuova funzione di NextDNS consente di aggirare questi flussi di verifica tramite trucchi impostati a livello di DNS, offrendo agli utenti un modo sicuro per navigare senza dover condividere documenti personali con piattaforme potenzialmente poco affidabili.
Cos’è NextDNS e perché Bypass Age Verification è una plateale sfida ai governi
Utilizzando NextDNS al posto dei server DNS del provider Internet italiano, si possono bloccare categorie specifiche di siti Web, come quelli per adulti, social network, tracker pubblicitari o malware. Allo stesso tempo, NextDNS assicura protezione della privacy impedendo il tracciamento di terze parti e bloccando i domini utilizzati per raccogliere dati degli utenti.
Le funzioni di controllo parentale e sicurezza integrate in NextDNS, consentono di monitorare l’uso di Internet da parte di familiari o dipendenti e di bloccare contenuti inappropriati. Ancora, NextDNS è congegnato per offrire una linea di difesa aggiuntiva contro il phishing e gli attacchi DNS.
In un altro nostro approfondimento, abbiamo visto come configurare un DNS privato Android in modo da velocizzare la navigazione dai dispositivi e renderla più sicura. Lo stesso approccio, tuttavia, è applicabile su qualunque altro dispositivo.
Verifica dell’età: un contesto normativo in rapida evoluzione
Negli ultimi anni, diverse giurisdizioni hanno introdotto normative stringenti in materia di accesso a contenuti riservati ai maggiorenni e di verifica dell’età:
- Regno Unito: l’Online Safety Act impone controlli sistematici sull’età degli utenti.
- USA: vari Stati, tra cui Florida, South Carolina e Tennessee, hanno adottato leggi che obbligano piattaforme di contenuti per adulti a verificare l’età con documenti ufficiali.
- Unione Europea: il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) ha pubblicato a febbraio 2025 la “Dichiarazione 1/2025”, che stabilisce principi rigorosi in linea con il GDPR, preludio all’introduzione, dal 2026, di un sistema comunitario di verifica basato sull’EU Digital Identity Wallet.
Questi interventi legislativi hanno conseguenze dirette non solo sugli utenti, ma anche su piattaforme, inserzionisti e operatori pubblicitari, che si trovano a dover gestire nuove barriere nell’accesso ai dati demografici e nella misurazione delle audience.
Con l’introduzione del bypass della verifica dell’età, NextDNS sembra lanciare una sfida ai governi che hanno introdotto obblighi legali. La scelta di aggirare questi meccanismi non è casuale: si tratta di una dichiarazione chiara a favore della privacy degli utenti, sottolineando i rischi legati alla condivisione di documenti personali con siti Web terzi. Allo stesso tempo, questa mossa potrebbe attirare l’attenzione dei regolatori, aprendo un dibattito su limiti legali e tutela della privacy online, tra sicurezza, libertà digitale e conformità normativa.
Come funziona il bypass della verifica dell’età NextDNS
La nuova funzione di NextDNS (Bypass Age Verification) fa leva sulle note abilità di filtraggio e risoluzione DNS per aggirare i sistemi di verifica dell’età implementati dai siti Web. La piattaforma intercetta e modifica alcune richieste DNS in modo che i flussi di verifica, come richieste di caricamento di documenti d’identità, non siano mai presentati all’utente. Uno schema che aiuta a proteggere la privacy senza interrompere la navigazione, evitando di condividere dati personali con siti potenzialmente insicuri.
La funzionalità è già disponibile per tutti gli utenti, inclusi quelli con account gratuiti. Per provarla, basta infatti cliccare su Try it now, scegliere la scheda Impostazioni quindi attivare l'”interruttore” posto nel riquadro Bypass Age Verification.
Per provare NextDNS, come abbiamo spiegato nell’articolo citato in precedenza, non è neppure necessario registrare un account: basta impostare il server DNS, sul singolo dispositivo o sul router, attenendosi alle indicazioni riportate nella scheda Installazione.
Il trucco utilizzato per superare il messaggio di verifica dell’età
NextDNS non ha ancora chiarito, tecnicamente, come funziona il bypassing della verifica dell’età. Tuttavia, “unendo i puntini” si capisce come Bypass Age Verification faccia perno su una combinazione di risoluzione DNS e proxying mirato per determinati domini.
Quando l’utente chiede la risoluzione di un dominio soggetto a verifica dell’età, NextDNS non restituisce al browser client l’indirizzo IP reale del sito, ma quello di un proxy controllato da NextDNS stessa. Il server intermedio che riceve la connessione TLS effettua il forwarding verso la destinazione e in base al parametro SNI (Server Name Indication), posto dentro l’handshake TLS, il proxy sa qual è il dominio reale di destinazione. La connessione è quindi inoltrata al server originario.
Il proxy è collocato in un Paese dove non esistono leggi di age verification obbligatoria (o comunque si presenta come un sistema fisicamente ospitato in tali Paesi). Il sito richiesto dell’utente ritiene quindi che la richiesta provenga da non Paese in cui non sono vigenti disposizioni per la verifica dell’età, astenendosi dal chiedere documenti o selfie.
A differenza di una VPN, che cifra e inoltra tutto il traffico di rete, NextDNS fa transitare tramite i suoi proxy solo le richieste destinate ai domini soggetti a verifica dell’età. Tutte le altre connessioni, invece, restano dirette.