Open Printer, basta stampanti bloccate sotto scacco dei produttori

Open Printer è una stampante open source progettata per durare nel tempo, usare cartucce ricaricabili o compatibili senza DRM e stampare su fogli standard o rotoli di carta, offrendo libertà, flessibilità e sostenibilità nella stampa quotidiana.

Ogni anno milioni di stampanti vengono buttate perché diventano obsolete o perché le cartucce originali sono troppo costose o bloccate con sistemi DRM (Digital Rights Management) proprietari. Gli utenti si trovano intrappolati in un sistema a “consumo programmato”, in cui riparare o aggiornare una stampante diventa quasi impossibile. Open Printer è un progetto aperto che si prefigge di rompere questo schema.

L’idea fa perno su una stampante open source modulare, progettata per durare nel tempo, permettere la riparazione fai-da-te e usare liberamente cartucce nere o a colori, comprese quelle compatibili o ricaricabili. Non solo elimina i vincoli imposti dai produttori tradizionali, ma offre anche una flessibilità unica: è possibile stampare su fogli standard o su rotoli di carta, con un cutter integrato che facilita nell’attività di produzione di documenti di qualsiasi lunghezza: dai comuni A4 ai banner più lunghi.

Open Printer risponde alle frustrazioni di chi vuole controllo, libertà e sostenibilità nella stampa quotidiana, trasformando un’attività ordinaria in un’esperienza personalizzabile e creativa.

Open Printer: montaggio a parete

Open Printer: filosofia open source e modularità

L’elemento centrale del progetto Open Printer consiste, appunto, nella sua filosofia aperta. Tutti i file relativi a elettronica, meccanica, firmware sono rilasciati sotto licenza Creative Commons BY-NC-SA 4.0, permettendo a chiunque di riparare, modificare e aggiornare la stampante.

Non ci sono driver proprietari né DRM sulle cartucce: la stampante utilizza le diffuse cartucce HP 302, sia in nero che a colori, con possibilità di ricarica autonoma o uso di versioni compatibili realizzate da terze parti, in modo da contenere al massimo i costi di stampa.

Il design modulare è progettato utilizzando componenti standard e facilmente sostituibili: così la manutenzione e l’upgrade della stampante divengono estremamente semplici. Open Printer può essere infatti smontata, modificata e riparata senza strumenti o conoscenze specialistiche, avvicinandosi al concetto di “Fairphone delle stampanti”, un dispositivo progettato per durare nel tempo e adattarsi alle esigenze degli utenti.

Versatilità della stampa: dai fogli ai rotoli

Come accennato in precedenza, uno dei punti di forza più innovativi è la possibilità di stampare non solo su fogli standard (A4, A3, letter, tabloid), ma anche su rotoli di carta da 27 mm fino a 11 pollici di larghezza.

Grazie a un cutter integrato, la stampante può tagliare automaticamente la carta alla dimensione desiderata, oppure lasciare il foglio continuo per la stampa di strisce di lunghezza personalizzata. Una funzionalità che apre scenari creativi, rendendo la stampante ideale per artisti, maker e piccole attività che necessitano di stampe fuori formato.

Componentistica e connettività

Open Printer combina una Raspberry Pi Zero W come elemento centrale con una scheda per le cartucce basata su STM32 MCU, che gestisce la movimentazione e il controllo degli ugelli.

L’interfaccia locale prevede un piccolo display TFT da 1,47 pollici e una jog wheel, mentre la connettività offre ampie opzioni:

  • USB Type-C per collegamento diretto al computer
  • USB Type-A per stampare da dispositivi di archiviazione esterni
  • WiFi 802.11ac e Bluetooth 4.1
  • Compatibilità con Windows, macOS, Linux, Android e iOS tramite CUPS (Common Unix Printing System).

CUPS è un sistema open source di gestione della stampa usato su Linux, macOS e altri sistemi Unix-like. Gestisce code di stampa, driver e comunicazione con stampanti locali o di rete, rendendo possibile stampare da qualsiasi applicazione in modo uniforme e compatibile con molti modelli di stampante.

Le dimensioni della stampante (50 x 10 x 11 cm) permettono sia l’installazione su scrivania che il montaggio a parete, conferendo un’estetica simile a quella di un futuristico dispenser di carta da cucina.

Lancio e crowdfunding

Open Printer è lanciata sul mercato attraverso una campagna di crowdfunding su Crowd Supply.

Gli interessati possono registrarsi per ricevere notifiche sull’avvio della campagna e aggiornamenti sul progetto. Prezzi e disponibilità finali non sono ancora stati comunicati, ma l’obiettivo è chiaro: creare una stampante che duri a lungo, sia facilmente riparabile e rispetti l’etica open source.

La mission, comunque, è chiara: mettere nelle mani degli utenti un dispositivo longevo e personalizzabile, concepito per non diventare obsoleto. In questo caso, finalmente, è la stampante che si adatta all’utente, non il contrario.

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