Open RAN: cos'è e perché TIM ne ha abbracciato l'utilizzo

Cosa significa Open RAN e quali sono le principali considerazioni alla base del nuovo approccio che favorisce la concorrenza e permette di ridurre i costi.
Open RAN: cos'è e perché TIM ne ha abbracciato l'utilizzo

Fino ad oggi si è registrata una scarsa concorrenza tra i produttori di apparati per le reti mobili. I nomi sono sempre quelli noti e i costi per gli operatori di telefonia mobile che desiderano dispiegare nuove reti (si pensi al 5G) e manutenere quelle esistenti restano elevati.

L’approccio Open RAN (Open Radio Access Network) nasce sotto la spinta del Telecom Infra Project, un consorzio formato nel 2016 che vede la partecipazione di oltre 500 aziende, per “liberare il mercato” e favorire la concorrenza riducendo allo stesso tempo i costi.

Con Open RAN vengono definiti standard condivisi per l’accesso alle reti mobili sia per quanto riguarda l’hardware che il software.
Attenendosi agli standard approvati qualunque produttore può realizzare prodotti compatibili e certamente interoperabili con gli apparati commercializzati da altre realtà.
Gli operatori possono così acquistare i dispositivi necessari per allestire le reti mobili beneficiando di significativi risparmi avendo allo stesso tempo la certezza che hardware e software acquistati funzioneranno senza problemi all’interno delle configurazioni preesistenti.
Open RAN consente di allestire infrastrutture eterogenee favorendo la concorrenza, riducendo i modi e i tempi per la fornitura delle apparecchiature, riducendo i costi e, alla fine, consentendo risparmi che potrebbero riflettersi anche sui clienti finali.

Per prima in Italia, TIM ha deciso di abbracciare Open RAN allestendo una prima “rete aperta” nella città di Faenza (Ravenna): l’obiettivo è quello di velocizzare lo sviluppo dei servizi digitali accelerando l’implementazione delle reti mobili e delle tecnologie di nuova generazione (5G, Cloud ed Edge Computing).

Con la collaborazione di JMA Wireless – leader nelle attività di copertura mobile e nello sviluppo di software Open RAN – TIM utilizzerà una soluzione che disaccoppia le componenti (hardware e software) della rete di accesso radio secondo una logica di diversificazione dei fornitori e nell’ottica di favorire un più ampio ecosistema industriale.

A Faenza si è al momento lavorato sulla rete 4G/LTE combinando la banda base software di JMA con le unità radio fornite da Microelectronics Technology (MTI). In prospettiva, l’attività verrà estesa alle soluzioni 5G.

L’iniziativa è stata avviata dopo la sottoscrizione, lo scorso febbraio, di un Memorandum of Understanding insieme con i principali operatori europei al fine di promuovere l’approccio Open RAN.

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