OpenAI sfida Google e si prepara a lanciare nuovo motore di ricerca IA

Motore di ricerca IA: il 14 maggio 2024 potrebbe essere il giorno di un annuncio molto importante da parte di OpenAI.
OpenAI sfida Google e si prepara a lanciare nuovo motore di ricerca IA

Che nel futuro dei motori di ricerca vi sia l’Intelligenza Artificiale era nell’aria ma, l’ultima mossa di OpenAI a tal proposito ha spiazzato in molti.

La celebre startup, infatti, si appresta a lanciare ufficialmente un nuovo servizio di ricerca online basato sull’IA. Secondo quanto trapelato, l’annuncio di questo nuovo servizio sarà effettuato giusto un giorno prima della conferenza annuale di Google, dunque il 14 maggio 2024. Ulteriori dettagli sono stati rivelati da Reuters, la data dell’annuncio potrebbe anche essere posticipata ma, almeno allo stato attuale, tale data resta la più quotata per l’epocale annuncio.

Rispetto a questo nuovo motore di ricerca, al momento, si sa ben poco altro. OpenAI ha già palesato il suo interesse in questo contesto, con The Information che segnalava già a febbraio come la compagnia stesse sviluppando una tecnologia apposita.

Motori di ricerca IA: OpenAI si prepara a lanciare un nuovo servizio che potrebbe rivoluzionare il settore

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il tutto potrebbe essere costituito da una vera e propria estensione di ChatGPT. Attraverso essa, l’IA potrebbe essere in grado di effettuare ricerche online, citando poi le fonti nell’output.

Tutto ciò metterebbe OpenAI non solo in competizione con Google, ma anche di altri progetti che combinano IA e motori di ricerca come Perplexity. Va detto in tal senso che OpenAI ha già offerto una sorta di plug-in ChatGPT, capace di incorporare informazioni agli output che si affidano su ricerche in tempo reale.

Al momento non si sa se e quanto questa introduzione possa intaccare la posizione dominante di Google. Di certo, per the big G, la concorrenza non manca: tra i tanti “avversari”, senza considerare un altro colosso come Bing, figurano nomi interessanti come Ecosia o Kagi.

Nonostante i tanti nomi interessanti, però, Google detiene ancora una vasta fetta di mercato. Almeno in un immediato futuro sarà ben difficile che qualcuno possa avere i numeri per competere realmente con il “re” dei motori di ricerca.

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