OpenAI unisce i suoi modelli con GPT-5: verso un'IA unica, multimodale e potenziata dal ragionamento

OpenAI si prepara a lanciare GPT-5, un modello AI di nuova generazione che unificherà le attuali linee GPT-4/4o e "o", semplificando l’esperienza utente grazie a un’unica piattaforma capace di ragionamento avanzato e comprensione multimodale.

OpenAI si prepara a rivoluzionare la sua offerta di modelli con GPT-5, la più recente versione del suo modello generativo attesa per l’estate 2025. Secondo quanto dichiarato, GPT-5 non rappresenterà soltanto un nuovo traguardo tecnologico, ma anche la fusione dei modelli AI attuali. L’obiettivo è semplificare l’esperienza utente, aumentare la potenza dell’intelligenza artificiale e rendere inutili gli attuali compromessi tra “ragionamento” e multimodalità.

Troppe sigle, troppi modelli: la necessità di unificazione in casa OpenAI

Attualmente, l’ecosistema OpenAI è composto da diverse famiglie di modelli – come la serie GPT-4, i modelli 4o (GPT-4 omni) e la serie “o” (come o3) – ciascuno ottimizzato per specifici compiti, come il “ragionamento”, l’elaborazione multimodale o la generazione di codice. Tuttavia, **questa ricchezza di varianti ha generato confusione** tra gli utenti, a causa della mancanza di differenziazione nei nomi e della necessità di effettuare continui switch tra i modelli.

Secondo quanto confermato pubblicamente da Romain Huet, Head of Developer Experience OpenAI e da Jerry Tworek, vicepresidente dell’azienda, GPT-5 rappresenterà la convergenza tra le due principali linee di sviluppo:

  • Da un lato, la serie “o”, che ha portato innovazioni significative nel ragionamento e nella capacità deduttiva dei modelli.
  • Dall’altro, la serie GPT-4/4o, che ha esteso le capacità multimodali (testo, immagini, audio, video, interazione in tempo reale).

Siamo davvero entusiasti di non creare solo un nuovo modello d’avanguardia, ma di unificare le nostre due serie“, ha dichiarato Huet. “Le abilità di ragionamento della serie o e la multimodalità della serie GPT saranno fusi in GPT-5“.

GPT-5 vuole quindi presentarsi non soltanto come un modello più potente, ma soprattutto come ambiente coeso in cui le capacità logiche, creative, visive e interattive dell’intelligenza artificiale potranno operare in modo fluido, senza soluzione di continuità.

Migliorare tutto ciò che già esiste

Tworek ha sottolineato che GPT-5 sarà anche un modello fondamentale pensato per migliorare tutto ciò che gli attuali modelli possono già fare. In altre parole, GPT-5 dovrebbe eliminare la necessità di passare da un modello all’altro, rendendo obsolete le attuali distinzioni tecniche e operative.

Inoltre, GPT-5 punta a migliorare le prestazioni degli strumenti esistenti, grazie a una migliore base architetturale, una gestione più coerente della memoria, e una profondità di “ragionamento” superiore.

Integrazione di prodotti e funzionalità: verso un ecosistema unificato

OpenAI non punta solo all’unificazione dei modelli, ma anche all’integrazione dei suoi strumenti più avanzati:

  • Codex, il modello per lo sviluppo software, attualmente in fase di evoluzione come Codex-1 su base o3, sarà parte integrante di GPT-5.
  • Operator, un sistema ancora in fase sperimentale che consente all’AI di interagire con il computer dell’utente, sarà potenziato e integrato nella nuova piattaforma.
  • Memory, Deep Research e altri componenti verticali faranno parte di un’esperienza coerente e centralizzata.

Tworek spiega che dobbiamo arrivare a un punto in cui questi strumenti (Codex, Operator, Deep Research, Memory) sembrano un’unica cosa: GPT-5 è la chiave di volta per superare questo traguardo.

Quando arriverà GPT-5

Anche se OpenAI non ha ancora fornito una data ufficiale, Sam Altman ha lasciato intendere che il rilascio avverrà in estate.

Considerando i precedenti lanci e il ritmo di sviluppo dell’azienda, è plausibile attendersi una distribuzione progressiva a partire da luglio o agosto 2025, con accesso prioritario per utenti Plus e aziende.

Nell’articolo in cui spieghiamo il funzionamento dei modelli di intelligenza artificiale abbiamo chiarito il significato del termine “ragionamento” (che poniamo sempre tra virgolette) e come le moderne AI gestiscono problemi logico-matematici.

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