Opera ha pubblicato i primi risultati di uno studio, ancora in fase di ultimazione, che ha come obiettivo quello di fornire una visione globale sulla struttura della rete Internet. Per condurre la ricerca, Opera ha creato uno strumento – battezzato Metadata Analysis and Mining Application (MAMA) – che si occupa di effettuare una scansione sul web ed indicizzare il codice di programmazione usato in più di 3,5 milioni di pagine.
Un’analisi statistica dei dati raccolti da MAMA ha permesso agli ingegneri di Opera di comprendere le tendenze emergenti nello sviluppo di pagine web e le modalità con le quali gli standard web sono utilizzati in Internet.
La società norvegese conta di salire ancora un gradino costruendo una sorta di motore di ricerca in grado di gestire i dati sinora recuperati. In questo modo, secondo Opera, web designer, sviluppatori ed esperti di standard per il web potranno facilmente ottenere interessanti informazioni circa l’utilizzo reale delle varie tecnologie in Rete.
I dati preliminati pubblicati quest’oggi da Opera forniscono una statistica sull’utilizzo di specifici elementi HTML. I tag più popolari, ovviamente, sono HEAD, TITLE, HTML, BODY, A, META, IMG e TABLE mentre quelli meno impiegati includono VAR, DEL e BDO.
Adobe Flash è utilizzato, in media, sul 35% di tutti i siti web. Utilizzato più frequentemente in Cina (67% del totale dei siti Internet), lo è di meno, in assoluto, in Danimarca (25%). Il meccanismo di scripting “XMLHttpRequest”, elemento fondamentale della tecnica di sviluppo web conosciuta con l’acronimo Ajax, è usato all’incirca sul 3,2% dei siti web indicizzati. La Norvegia conduce la classifica, in questo caso, con il 10% delle pagine prese in esame.
Opera ha verificato come i fogli di stile (CSS) siano davvero ampiamente utilizzati tanto da apparire nell’80% dei siti web indicizzati dal tool MAMA. Le proprietà CSS maggiormente sfruttate sono quelle che si riferiscono alla manipolazione di colori e font di carattere. Anche l’uso di codice JavaScript è estremamente comune (compare sul 75% dei siti).
Lo strumento software messo a punto da Opera ha sottoposto le pagine indicizzate ad una validazione con i tool W3C, con lo scopo di verificarne la conformità agli standard. Il risultato è disarmante: solamente il 4,13% delle pagine analizzate sarebbe risultato conforme. Molti siti, inoltre, espongono bottoni e banner indicando la conformità del sito agli standard, anche quando ciò non è vero.
Opera ha poi messo in correlazione i tool di sviluppo con la validazione W3C. Sorprendentemente, le pagine prodotte con Apple iWeb seguono di più gli standard mentre l’81% di quelle create con Dreamweaver non sarebbero valide.
“Il web è frammentato, complesso e costantemente in evoluzione. Il vasto database di MAMA fornisce una visione dettagliata di come le tecnologie per il web siano implementate”, ha commentato Snorre M. Grimsby di Opera. “Progetti del genere (con riferimento a MAMA, n.d.r.) sono utili per assicurare un’elevata compatibilità ed stabilità, oltre a buone performance, ai nostri prodotti”. Grazie al motore di ricerca sul database prodotto da MAMA, Opera vuole condividere i propri sforzi con tutti coloro che siano interessati a visionare i dati indicizzati.