Operazione RapTor, maxi retata nel dark web: 270 arresti

Europol arresta 270 individui in 10 Paesi, smantellando reti criminali sul dark web: sequestrati 184 milioni di euro, cripto, armi, droga e merce contraffatta.
Operazione RapTor, maxi retata nel dark web: 270 arresti

Un’operazione internazionale senza precedenti ha segnato un duro colpo alla criminalità online, dimostrando che il dark web non è più un rifugio sicuro per i criminali. Con la Operazione RapTor, coordinata da Europol, sono state arrestate 270 persone in dieci Paesi, smantellando reti criminali dedite al traffico di droga, armi e merce contraffatta. Edvardas Šileris, capo del Centro europeo per la criminalità informatica di Europol, ha dichiarato: “Il dark web non è al di fuori della portata delle forze dell’ordine. Nessuno può nascondersi nell’ombra.”

Operazione RapTor: i numeri

L’operazione ha coinvolto le autorità di dieci Paesi, con il maggior numero di arresti dark web negli Stati Uniti (130), seguiti da Germania (42), Regno Unito (37) e Francia (29). Altri arresti sono stati effettuati in Corea del Sud, Austria, Paesi Bassi, Brasile, Svizzera e Spagna, sottolineando la portata globale del crimine informatico.

La Joint Cybercrime Action Taskforce di Europol ha giocato un ruolo cruciale, fornendo pacchetti di intelligence alle autorità nazionali. Le indagini si sono basate su dati raccolti dopo la chiusura di marketplace del dark web come Nemesis, Tor2Door, Bohemia e Kingdom Markets.

I risultati dell’operazione non si limitano agli arresti. Le autorità hanno sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 184 milioni di euro, tra contanti e criptovalute. Sono state confiscate oltre 2 tonnellate di sostanze stupefacenti, 180 armi da fuoco e circa 12.500 prodotti contraffatti.

Questi sequestri rappresentano un colpo significativo all’economia sommersa del dark web, interrompendo catene di approvvigionamento criminali che si basavano sull’anonimato garantito dalla crittografia e dalle criptovalute.

Il futuro della lotta al crimine informatico

L’Operazione RapTor segna un’importante evoluzione nelle strategie di contrasto al crimine informatico. Basandosi sul successo dell’Operazione SpecTor del 2023, le autorità hanno dimostrato che la chiusura di una piattaforma criminale è solo l’inizio di un’indagine più ampia.

Tuttavia, la pressione crescente sta spingendo i criminali a cambiare tattiche, passando da marketplace centralizzati a strutture più decentralizzate. Nonostante ciò, la collaborazione tra agenzie come FBI, DEA, Homeland Security e le controparti europee continua a dimostrare che nessuna piattaforma digitale è impenetrabile agli sforzi coordinati delle forze dell’ordine.

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