Oracle realizza un supercomputer collegando oltre 1.000 Raspberry Pi

Alla OpenWorld Conference c'è un'installazione davvero interessante: Oracle ha collegato oltre un migliaio di schede Raspberry Pi 3 B+ per creare un economico ma potente supercomputer.

Durante la sua OpenWorld Conference, Oracle ha mostrato ciò che è possibile fare con oltre 1000 schede Raspberry Pi interconnesse a formare un unico potente sistema.
Proprio ieri avevamo parlato delle principali caratteristiche tecniche di Raspberry Pi 4, ultima versione del single-board computer inventato da Eben Upton: Raspberry Pi 4: presentazione dettagliata della nuova scheda.

I tecnici di Oracle hanno collegato 1060 Raspberry Pi 3 B+ per creare quello che è stato descritto come il più grande cluster di Raspberry Pi al mondo.

La Raspberry Pi Foundation ha lanciato Pi 3 Model B+ lo scorso anno al prezzo di 35 per la singola unità. La scheda poggia il suo funzionamento su un processore Broadcom a 64 bit basato su core ARM Cortex-A53 e capace di lavorare a una frequenza di clock di 1,4 GHz.

Il supercomputer realizzato da Oracle è quindi costato oltre 37.000 dollari, a meno che l’azienda di Santa Clara non abbia ottenuto uno sconto per l’acquisto “a volume” delle schede Raspberry.

Secondo quanto dichiarato dai tecnici di Oracle, il sistema appena messo a punto – oltre ai 4.240 core dei vari Raspberry Pi 3 Model B+ in uso – sfrutterebbe anche 22 switch di rete, cinque rack, 49 supporti per l’inserimento delle schede (stampati in 3D) e 18 punti di alimentazione USB.

La dimostrazione realizzata da Oracle ha come obiettivo evidente quello di attirare l’attenzione degli sviluppatori rimarcando come un economico supercomputer possa essere realizzato usando hardware a basso costo come Raspberry Pi.

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