La privacy digitale dei bambini e i rischi dello sharenting: ecco lo spot che sta facendo il giro del mondo

Lo spot di Deutsche Telekom è abbastanza inquietante ma affronta un problema reale, quello dello sharenting e della privacy dei bambini,
La privacy digitale dei bambini e i rischi dello sharenting: ecco lo spot che sta facendo il giro del mondo

C’è un fenomeno molto diffuso sui social network (principalmente Instagram e TikTok). Si chiama sharenting e consiste nella costante condivisione online da parte dei genitori di contenuti sui loro figli.

I social sono pieni di foto e video di bambini, ma in quanti sono davvero a conoscenza dei rischi di questa pratica? La sua pericolosità per alcuni è abbastanza ovvia, per altri invece non è così, ed è proprio a questa seconda categoria di persone che è indirizzato il nuovo spot di Deutsche Telekom. E sì, di mezzo c’è anche l’intelligenza artificiale.

Il lato oscuro dei social media e i pericoli della condivisione dei contenuti con i bambini: lo spot di Deutsche Telekom sta facendo il giro del mondo

Lo spot dell’azienda di telecomunicazione tedesca manda un messaggio cristallino a tutti quei genitori che spesso e volentieri pubblicano sui social network foto e video dei loro figli (ma il concetto è valido anche per nipoti e figli di amici e parenti, ovviamente).

Il messaggio d’allarme viene mandato da una bambina, dalla figlia di una coppia che si ritrova a vedere al cinema l’SOS della Ella del futuro. A voler essere più precisi, una versione digitale della donna, “creata” con l’intelligenza artificiale attraverso una singola foto. Ed è proprio questo il punto dello spot di Deutsche Telekom: le foto dei bambini che ogni giorno vengono pubblicate sui social, possono essere scaricate da chiunque e usate per qualsiasi scopo (compresi quelli più inquietanti, legati ad esempio alla pedopornografia).

E lo stesso vale per le voci estrapolate dai video. Queste possono essere manipolate con particolari software per creare messaggi vocali con richieste d’aiuto e di denaro (l’esempio dello spot). E poi ci sono i meme, le offese gratuite, le umiliazioni (sul web così come nel mondo reale).

Quello che condividi online, è come un’orma digitale che mi perseguiterà per il resto della mia vita. Vi dico questo perché so che mi amate e che non fareste mai nulla per ferirmi. Quindi per piacere mamma, per piacere papà, proteggete la mia privacy digitale.

Lo spot è stato definito inquietante come un episodio di Black Mirror, ma assolutamente fedele alla realtà. È uno tra i primi esempi di un brand tecnologico che affronta in modo chiaro e diretto le conseguenze della crescente società digitale, oggi più incerta che mai anche per via del boom dell’AI generativa.

Proviamo ad essere ottimisti sul futuro digitale, ma allo stesso tempo teniamo d’occhio il lato oscuro di questa società digitale e il suo impatto negativo. È importante non oscurare il lato luminoso e gioioso del nostro brand, ma è altrettanto importante parlare dei problemi che ci sono.

– Uli Klenke, CBO di Deutsche Telekom

Alcuni numeri

Secondo alcuni studi, entro il 2030 due terzi dei furti d’identità che colpiranno i più giovani saranno causati proprio dallo sharenting. Allarmante è anche un altro dato: un bambino di 5 anni (età media) conta oltre 1500 foto caricate online senza il consenso dei genitori.

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