Processori Xeon: Intel svela Sierra Forest a 144 core e Granite Rapids

Intel punta sempre più sull'architettura a chiplet (tile) presentando i nuovi processori Xeon Sierra Forest a 144 core e Granite Rapids. I primi sono basati esclusivamente su core E ad alta efficienza energetica per contrastare l'ascesa di ARM in ambito data center. I secondi sono processori maggiormente prestazionali, basati solo su core P.

Durante l’evento Hot Chips 2023, Intel ha parlato del futuro dei suoi processori Xeon condividendo tutta una serie di informazioni interessanti. I responsabili della società di Santa Clara hanno innanzi tutto presentato i nuovi processori Sierra ForestGranite Rapids: il primi utilizzano i nuovi core E Sierra Glen mentre i secondi gli altrettanto “inediti” core P Redwood Cove. In un altro articolo abbiamo visto le differenze tra core P e core E.

Intel si concentra sempre più sull’utilizzo dell’architettura a chiplet che gli ingegneri dell’azienda guidata da Pat Gelsinger chiamano tile. La soluzione tecnica scelta per Sierra Forest e Granite Rapids sfrutta due chiplet I/O basati sul processo costruttivo Intel 7 abbinati a diverse configurazioni di core realizzati ricorrendo al processo Intel 3.

Si tratta di una soluzione architetturale che consente a Intel di realizzare diversi prodotti basati su differenti tipologie di core mantenendo di fatto invariata la configurazione sottostante.

Intel presenta i processori Xeon di nuova generazione: le principali caratteristiche

Intel afferma che il design del Sierra Forest, con i core E grandi protagonisti, permetterà l’ottenimento di una densità a livello di rack fino a 2,5 volte migliore con prestazioni per watt 2,4 volte più elevate rispetto ai chip Xeon di quarta generazione. Quanto ai Granite Rapids, i suoi core P sono accreditati di performance da 2 a 3 volte superiori nei carichi di lavoro AI misti, parzialmente derivanti da un miglioramento significativo a livello di larghezza di banda della memoria.

Intel Xeon Sierra Forest, Granite Rapids

Intel ha utilizzato un design a quattro die già con gli Xeon Sapphire Rapids. Ciascun die ospita una parte delle funzioni I/O di maggior rilievo, come memoria e controller PCIe. I nuovi processori compiono un ulteriore passo in avanti separando completamente alcune funzioni I/O in due chiplet HSIO. Questi ultimi sono posti in corrispondenza delle parti superiore e inferiore del package del chip. Al centro ci sono da uno a tre die di elaborazione e tutti sono collegati con un numero imprecisato di interconnessioni EMIB (Embedded Multi-Die Interconnect Bridge)  disposte all’interno del substrato.

Differenze tra processori Sierra Forest e Granite Rapids

Granite Rapids sono considerabili a tutti gli effetti come processori Xeon per data center. Ospitano infatti, al loro interno, soltanto core P per portare le prestazioni ai massimi livelli: ciascuno di essi sfrutta 2 MB di cache L2 e 4 MB di L3. Intel non ha ancora rivelato il numero di core di Granite Rapids, ma ha fatto presente che la piattaforma supporta da uno a otto socket in un singolo server.

Di contro, la gamma Sierra Forest si compone di chip che contengono solo core E ad alta efficienza energetica. In questo caso, l’obiettivo di Intel è evidentemente quello di proporre i nuovi processori Xeon come contraltare per i SoC ARM che stanno guadagnando sempre maggiore popolarità nel mercato dei server.

I core E dei nuovi Sierra Forest sono distribuiti in cluster da due e quattro core che condividono una porzione di cache L2 da 4 MB e 3 MB di cache L3. I processori propongono fino a un massimo di 144 core con ciascun chiplet di elaborazione che conta al suo interno fino a 48 core. I chip Sierra Forest possono essere installati in sistemi a singolo o doppio socket, con un TDP fino a 200W.

La roadmap per i processori Intel Xeon

Stando alle informazioni che Intel ha condiviso durante l’evento Hot Chips 2023, l’azienda sembra avere tutte le carte in regola per rispettare le tempistiche: i processori Xeon Sierra Forest arriveranno sul mercato nella prima metà del 2024, seguiti poco dopo dall’offerta Granite Rapids.

Al momento, la sfida per il mercato server e data center vede in grande spolvero gli AMD EPYC Genoa, presenti l’anno scorso, e i processori Intel Sapphire Rapids di inizio 2023.

La società guidata da Gelsinger prevede di rintuzzare la sfida alla rivale AMD con gli Emerald Rapids, un aggiornamento dei Sapphire Rapids previsto entro fine 2023 che dovrebbe portare chip capaci di offrire un maggior numero di core e frequenze di clock più elevate. Intel, inoltre, ha già rilasciato le CPU Xeon Max con supporto per la memoria HBM.

Nel corso del 2024, invece, la prossima generazione Intel Granite Rapids si confronterà con i processori AMD EPYC Turin.

Per quanto riguarda i processori che puntano sull’efficienza enegetica, gli AMD EPYC Bergamo usano un approccio molto simile a Sierra Forest, poggiando sui core Zen 4c. Bergamo è già sul mercato, mentre i Sierra Forrest di Intel saranno disponibili intorno alla prima metà del 2024.

2023 2024 2025
CPU basate su Intel Core P Emerald Rapids (Intel 7), Sapphire Rapids HBM Granite Rapids (Intel 3)
CPU AMD EPYC

prestazioni elevate

Genoa-X a 5 nm Turin (Zen 5)
CPU basate su Intel Core E Sierra Forest (Intel 3) Clearwater Forest (Intel 18A)
CPU AMD EPYC

elevata efficienza

energetica

Bergamo (5nm), 128 core

Le immagini nell’articolo sono di Intel.

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