Raspberry Pi adesso è in parte di ARM: cosa significa

ARM acquisisce una parte delle quote societarie di Raspberry Pi. Dopo anni di collaborazione, l'idea è quella di investire in un progetto che mira a favorire lo sviluppo di soluzioni innovative nel mondo dell'Internet delle Cose (IoT).

Con l’accelerazione della domanda in ambito edge computing, con la proliferazione di applicazioni IoT e AI sempre più esigenti, le soluzioni Raspberry Pi permettono a chiunque di svolgere attività di elaborazione dati ad alte prestazioni e basso costo. Così, ARM ha deciso di acquisire una partecipazione di minoranza in Raspberry Pi, estendendo ulteriormente una collaborazione di lunga data tra le due aziende. L’obiettivo è cooperare per fornire prodotti in grado di venire incontro alle necessità della comunità di sviluppatori del mondo Internet delle Cose.

Investimento strategico di ARM su Raspberry Pi

ARM è un’azienda che progetta chip ad alta efficienza energetica e piattaforme software che hanno abilitato il calcolo avanzato in oltre 250 miliardi di chip. I design ARM (l’azienda britannica non realizza in proprio SoC e processori ma fornisce in licenza la sua proprietà intellettuale alle aziende partner) sono utilizzati in una moltitudine di prodotti che vanno dal più semplice sensore, al SoC per lo smartphone, fino ai supercomputer. Insieme a oltre 1.000 partner tecnologici, ARM sta rendendo l’intelligenza artificiale disponibile ovunque, anche in locale.

L’investimento strategico di ARM in Raspberry Pi consolida la collaborazione iniziata nel 2008, che ha visto la realizzazione di molti prodotti di successo basati sulla tecnologia derivata da ARM. Il prodotto di punta più recente è Raspberry Pi 5, single-board computer disponibile da fine ottobre 2023 che poggia il suo funzionamento su un chip Broadcom BCM2712. Il SoC ospita quattro core ARM A76 a 2,4 GHz rappresentando un deciso balzo in avanti rispetto ai core ARM A72 a 1,8 GHz della precedente scheda Pi 4.

ARM e Raspberry Pi collaborano per semplificare e rendere più accessibile lo sviluppo di soluzioni IoT

Le due aziende sottolineano di condividere la visione di un’informatica accessibile a tutti: abbattendo le barriere che storicamente hanno reso più complesso guardare all’innovazione, chiunque, ovunque, può imparare, sperimentare e creare nuove soluzioni IoT.

Con la rapida crescita delle applicazioni AI periferiche e a livello di endpoint, piattaforme come quelle di Raspberry Pi, costruite su tecnologia ARM, sono cruciali per favorire l’adozione di dispositivi IoT ad alte prestazioni a livello globale, consentendo ai programmatori di innovare più rapidamente e facilmente. Questo investimento strategico è la prova ulteriore del nostro impegno continuo verso la comunità di sviluppatori e verso la nostra partnership con Raspberry Pi“, ha commentato Paul Williamson, SVP e GM della divisione IoT di ARM.

Eben Upton, CEO di Raspberry Pi, aggiunge che l’utilizzo della tecnologia ARM come base per i prodotti dell’azienda “offre l’accesso alle prestazioni di calcolo, all’efficienza energetica e all’ampio ecosistema software di cui abbiamo bisogno, mentre continuiamo a rimuovere le barriere all’ingresso per tutti, dagli studenti e appassionati, ai professionisti che implementano sistemi IoT commerciali su larga scala“.

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