Rufus 4 disponibile: eseguibile a 64 bit, ma addio supporto a Windows 7

Rufus, utility per creare supporti USB avviabili per Windows e Linux, arriva alla sua quarta versione. Ecco le novità introdotte dallo sviluppatore, tra cui l'eseguibile a 64 bit e l'abbandono di Windows 7.

Conoscete Rufus, l’applicazione concepita per creare unità USB avviabili di Windows, Linux e per utilizzo live delle principali distribuzioni del “pinguino”? Ebbene, proprio in queste ore Rufus è stato rilasciato nella sua nuova versione 4.0: lo sviluppatore Pete Batard ha pubblicato la major release sul sito ufficiale e GitHub, introducendo correzioni, miglioramenti e altre modifiche significative che risulteranno di particolare interesse per gli utenti più fedeli dell’applicazione.

La prima novità che lo stesso sviluppatore evidenzia nel changelog è l’abbandono di Windows 7: già con Rufus 3.22 era stata rimossa la possibilità di scaricare i file ISO del sistema operativo ma questo update definisce l’utilizzo di Windows 8.x come requisito minimo per l’avvio del programma. Pertanto, d’ora in avanti la creazione di unità USB avviabili con Rufus richiede necessariamente Windows 8, 8.1, 10 o 11.

Altra novità di Rufus 4.0, consiste nell’uso predefinito di un eseguibile a 64 bit; le varianti x86 e ARM sono ancora disponibili per il download. Infine, Batard afferma che le vecchie iterazioni di Rufus potrebbero non aggiornarsi correttamente: è consigliato, per questo motivo, il download diretto della nuova versione 4.0.

Con la pubblicazione della versione finale di Rufus 4.0, sono stati risolti alcuni problemi di compatibilità con Ubuntu 23.04, il blocco all’avvio di Ubuntu Studio quando Secure Boot risulta abilitato, il rilevamento errato dell’architettura durante il controllo degli aggiornamenti, gli arresti anomali del Microsoft Store durante l’elaborazione del bootloader GRUB e l’enumerazione dei processi che contengono il segno %.

Rufus 4.0 è scaricabile gratuitamente tramite la pagina ufficiale GitHub, trattandosi di un’applicazione completamente open source. Ogni sviluppatore può eventualmente clonare il progetto per applicare migliorie e offrire patch alternative, con correzioni e nuove funzionalità. Se siete particolarmente curiosi, vi rimandiamo al nostro articolo sui trucchi e segreti di Rufus.

Di recente in Rufus è stata introdotta la possibilità di personalizzare l’installazione di Windows con la disattivazione di BitLocker e, nel caso di Windows 11, ad esempio, la rimozione del controllo sui requisiti minimi.

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