Samsung smentisce i rumor: la produzione di SSD continua

Samsung ha recentemente posto fine alle speculazioni riguardanti il futuro della sua divisione di archiviazione consumer, rassicurando il mercato sulla disponibilità dei suoi prodotti.
Samsung smentisce i rumor: la produzione di SSD continua

Attraverso una dichiarazione ufficiale esclusiva rilasciata a Wccftech, un portavoce del gigante coreano ha smentito ufficialmente le voci che suggerivano una imminente dismissione della linea di produzione di SSD SATA per i clienti consumer.

Tali indiscrezioni, diffuse inizialmente dal canale YouTube “Moore’s Law Is Dead” e rapidamente propagate in rete, dipingevano uno scenario in cui Samsung avrebbe tagliato l’offerta consumer per dirottare le risorse verso soluzioni enterprise più redditizie.

Samsung continuerà a produrre SSD per i privati

La posizione dell’azienda è stata netta e non lascia spazio a interpretazioni ambigue. Il portavoce di Samsung Electronics ha dichiarato esplicitamente che le voci riguardanti l’eliminazione graduale degli SSD SATA o di altre unità a stato solido sono false.

Questa conferma è fondamentale poiché Samsung rappresenta uno dei maggiori produttori di NAND al mondo e una parte significativa della catena di approvvigionamento globale di SSD.

Il timore diffuso tra i consumatori nasceva da un precedente allarmante, ovvero l’uscita di Micron dal mercato consumer con il marchio Crucial, un evento che ha reso plausibile agli occhi degli analisti una mossa simile da parte di altri grandi attori.

Tuttavia, a differenza dei concorrenti che hanno abbandonato il settore retail, Samsung ha ribadito l’intenzione di mantenere la propria presenza nel settore, garantendo che le sue offerte di archiviazione, note per la loro affidabilità, continueranno a essere disponibili per i privati.

Storage: un mercato sotto pressione

Sebbene la produzione di Samsung sia salva, il contesto in cui opera il settore dello storage rimane estremamente complesso. L’intera filiera è messa a dura prova da una domanda senza precedenti proveniente dai data center dedicati all’intelligenza artificiale, i quali richiedono enormi quantità di memoria e archiviazione ad alte prestazioni.

Questa “febbre dell’AI” ha creato colli di bottiglia significativi nella fornitura di componenti essenziali come DRAM e NAND, rendendo difficile per i produttori bilanciare le esigenze del mercato enterprise con quelle del mercato retail.

La priorità assegnata alle soluzioni ad alto margine, come le memorie HBM e gli SSD per server, ha effettivamente spinto alcune aziende a ristrutturare le proprie priorità, come dimostrato dal caso Micron.

Gli analisti avvertono che queste carenze strutturali potrebbero avere un impatto sui prezzi finali per i consumatori, costringendo i produttori di PC ad aumentare i listini a causa della disponibilità limitata di componenti.

Anche se Samsung non abbandona il campo, la situazione generale suggerisce che le tensioni sulla catena di approvvigionamento potrebbero richiedere diversi mesi prima di stabilizzarsi completamente.

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